L'udienza davanti ai giudici della Corte di Cassazione è fissata per il prossimo 3 marzo. In quell'occasione sarà discussa la richiesta di affidamento in prova dell'ex magistrato Antonio Lollo, che ha patteggiato la pena di tre anni e sei mesi.
Gli avvocati Leo Mercurio e Micol Paglia hanno impugnato l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Perugia e il prossimo step della vicenda giudiziaria sarà questo. Dallo scorso agosto, l'ex toga dell'ufficio giudiziario è agli arresti domiciliari quando doveva finire di scontare un residuo di due anni e dieci mesi.
Dopo la notifica Lollo ha chiesto di svolgere dei lavori socialmente utili in una coop di disabili di Latina e adesso l'appuntamento sarà davanti ai giudici della Suprema Corte con la data dell'udienza che è stata fissata. Davanti al giudice del Tribunale di Perugia (competente per i reati che riguardano i magistrati), Antonio Lollo aveva scelto la strada del patteggiamento nel dicembre di tre anni fa. Nell'inchiesta erano finiti anche imprenditori e professionisti del capoluogo pontino, tra cui commercialisti e avvocati, accusati di aver fatto parte del cerchio magico riconducibile proprio all'ex magistrato che nel corso di un lungo incidente probatorio aveva ricostruito le modalità del patto corruttivo scoperto dagli agenti della Squadra Mobile a seguito di una denuncia presentata a fine dicembre del 2014 in Procura a Latina al pm Luigia Spinelli.