'indagine dei Carabinieri sull'omicidio di Fabrizio Moretto detto Pipistrello punta ormai con decisione verso la pista della vendetta per la morte del ventottenne Erik D'Arienzo, il giallo ancora irrisolto nel quale era coinvolto lo stesso cinquantenne freddato con un colpo di pistola, quattro giorni prima di Natale, praticamente davanti casa mentre rientrava in motorino. Lo testimonia il fatto che, nei giorni scorsi, fino a ieri, gli investigatori dell'Arma hanno ascoltato una serie di persone, tra le quali alcune legate a D'Arienzo, congiunti di uno dei tre sospettati sottoposto alla prova stub la sera stessa dell'esecuzione di Moretto a colpi di pistola.

Le persone convocate in caserma dal Nucleo investigativo sono state ascoltate come persone informate sui fatti. Con ogni probabilità i Carabinieri sono al lavoro per ricostruire il clima vissuto, tra le persone vicine alla famiglia D'Arienzo, nei giorni a cavallo dell'omicidio di Pipistrello, consumato poco più di una settimana fa. Con particolare attenzione ai mesi che hanno separato i due delitti, quando i militari hanno contezza che si siano vissuti alcuni screzi o più in generale momenti di tensione del tutto comprensibile visto lo stato d'animo dei parenti del giovane morto a fine agosto.