Diventa un caso politico la vicenda sollevata dalla UilTucs per voce del segretario Gianfranco Cartisano. Il sindacato aveva denunciato buste paga a importo zero e lavoro pagato a nero per tre lavoratrici addette alle pulizie delle camere nell'albergo Park Hotel di Latina di cui Simona Lepori, assessore alle attività produttive del Comune di Latina, risulta essere l'amministratore unico. Nell'esposto presentato dal sindacato Uiltucs sono inseriti elementi di prova in base ai quali le dipendenti venivano pagate in nero per circa 30 euro al giorno, l'equivalente della pulizia di decine di stanze d'albergo, mansione che, se sottoposta a retribuzione ordinaria, avrebbe dovuto essere molto più alta. Oggi i partiti di centrodestra in consiglio comunale chiedono una presa di posizione del sindaco Coletta.

«Le accuse mosse da alcune lavoratrici e dal sindacato Uiltucs all'albergo dell'assessore Simona Lepori, se confermate, sono gravi – scrivono in una nota - se ciò dovesse avvenire siamo convinti che la stessa amministrazione comunale guidata dal sindaco Coletta dovrebbe prendere provvedimenti. La Uiltucs, nella sua denuncia all'Ispettorato del Lavoro, parla di compensi pari a 3,75 euro l'ora, corrisposti a fronte di buste paga a zero ore. In pratica c'è il sospetto che queste lavoratrici prendessero circa 30 euro di compenso, in nero. Il sindacato non esita a paragonare il tutto a sfruttamento simile a quello del caporalato operato spesso in altri settori produttivi. Si tratta di accuse molto pesanti che se confermate getterebbero un'ombra anche su tutte le battaglie condotte negli anni da Latina Bene Comune e da Coletta. Non siamo qui a giudicare nessuno, noi, ma di certo poniamo l'accento sul fatto che coloro che sono pronti a puntare il dito su tutto e tutti, elevandosene al di sopra, oggi dovrebbero prendere le distanze da questi fatti di cronaca paragonati al caporalato che proprio qualche mese fa ha acceso i riflettori su diverse realtà della nostra provincia, soprattutto quando gli attori principali di tali ingiustizie potrebbero trovarsi all'interno della giunta comunale: uno sfruttamento del lavoro che umilia le persone, con danno conseguente all'erario pubblico. Noi politici ‘non eletti' pretendiamo chiarezza e trasparenza su questa vicenda perché secondo anche la filosofia dell'uomo senza macchia ci aspettiamo che la regina debba essere più pulita del re».

Il centrodestra chiede al Sindaco di prendere posizione su quanto viene denunciato e raccontato sul suo assessore alle Attività produttive e nel caso di accertamento della veridicità delle accuse, «di rimuovere prontamente l'assessore Lepori dall'incarico». «Coletta in tale ultima circostanza dovrebbe poi riflettere sulle sue capacità di selezionare la classe dirigente alla guida della città e ammettere prontamente che la sua politica basata sull'antipolitica non solo non è servita a donargli la bilancia della giustizia, ma è stata inutile anche sul piano amministrativo. Infine - concludono - lo invitiamo ad essere garante di tutti i cittadini e a rassicurarci su l'unica cosa che gli compete: la scelta dei suoi collaboratori per guidare al meglio la nostra città».

L'assessore replica: tutto in regola
«Ben venga una visita dell'ispettorato del lavoro e sono io stessa a sollecitarla per verificare come stanno le cose». L'assessore Simona Lepori smentisce categoricamente quanto denunciato dal sindacato con la tranquillità di chi ha il polso delle proprie aziende da 25 anni. Il caso delle «addette ai piani» adesso è all'attenzione dell'ispettorato e, da procedura, potrebbe risolversi con una verifica della documentazione depositata e la possibile regolarizzazione delle posizioni con versamento degli arretrati. Lepori vuole che la vicenda sia chiarita a cominciare proprio dall'ispezione chiesta dal sindacato. «Si è parlato di caporalato, di sfruttamento, accuse gravi assolutamente lontane dal modo in cui sono state gestire le mie aziende. Il Park Hotel è una struttura nella quale il personale ha contratti regolari». L'assessore sottolinea che i dipendenti hanno pause a loro piacere, organizzano i turni praticamente da soli e vanno in ferie quando vogliono: «Basterebbe chiederlo a loro, come spero faranno gli ispettori in una visita che mi aspetto avvenga quanto prima. La Park Hotel service tutti i mesi e anche in tempi di Covid ha regolarmente pagato, come è giusto che sia, compensi e contributi al personale ed è sempre stata vicina ai dipendenti. Anche le persone con le quali si è instaurata una controversia di lavoro ordinaria sono inquadrate in rapporti di lavoro regolari». «Domani (oggi ndr) stesso – conclude Lepori - mi adopererò perché questa ispezione venga fatta quanto prima e venga formalizzata e messa per iscritto la situazione reale».