L'area archeologica di Mezzagosto a Priverno è di nuovo sott'acqua. Le piogge record che da giorni si stanno rovesciando sui territori pontini hanno fatto riemergere una criticità che in molti speravano superata e che nei decenni scorsi aveva addirittura portato alla chiusura della stessa Privernum rispetto alla fruibilità da parte dei turisti per permettere la soluzione del problema. Evidentemente, però, non funziona o non è sufficiente nessuna delle due soluzioni adottate nel passato, ovvero sia il posizionamento di idropompe per spingere via l'acqua accumulata sia il ripristino del fognone, ovvero l'opera idraulica essa stessa testimonianza dell'abilità costruttiva dei nostri avi che l'avevano edificata proprio per incanalare le acque in una zona evidentemente già nei secoli e millenni scorsi soggetta ad allagamenti.
Allagamenti che hanno oggi di nuovo fatto si che gran parte degli scavi, specialmente quella tra le domus e quella del teatro, sia ricoperta da un misto di acqua e fanghiglia che dovrà quindi essere rimossa prima di una nuova apertura. Apertura che l'Amministrazione dovrà di nuovo inventarsi per sopperire in assenza dell'aggiudicazione del servizio di gestione pensato per dar vita ad un bando rimasto però solo sulla carta in assenza di aggiudicatari. Dal 2018, infatti, l'Amministrazione, completate le fasi di riapertura dell'area, ha pubblicato un bando europeo per l'affidamento in concessione della gestione, la valorizzazione e la promozione dell'area archeologica di Privernum.