Saranno tutti processati. In nove sono stati rinviati a giudizio per gli insulti e le minacce all'ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini in occasione della visita a Latina per l'inaugurazione del Parco intitolato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'episodio contestato era avvenuto il 25 luglio del 2017 e la Boldrini era stata pesantemente insultata su Facebook. Una diffamazione che ora ha trascinato in aula chi aveva lasciato quei post che sono finiti nelle mani della polizia. In un fotomontaggio si vedeva un bambino che faceva la pipì sulla foto della Boldrini. L'indagine era iniziata da qui.

Alla fine il giudice Pierpaolo Bortone ha accolto la richiesta del pm Daria Monsurrò che aveva chiesto il processo per i gli imputati di cui uno irreperibile. Nel corso dell'udienza la Boldrini si è anche costituita parte civile nel processo ed è rappresentata dall'avvocato Caterina Flick. Il via con la prima udienza è fissato per il prossimo 17 maggio davanti al giudice monocratico Beatrice Bernabei.

I fatti contestati che hanno portato il pm Giuseppe Miliano ad esercitare l'azione penale, risalgono a qualche giorno prima della cerimonia di intitolazione del Parco Comunale che aveva sollevato un polverone di polemiche. Il reato contestato è: diffamazione di un corpo politico e riguarda proprio il fotomontaggio che aveva iniziato a circolare sul web qualche giorno prima della visita istituzionale. L'immagine per l'alta carica dello Stato era altamente denigratoria.

La foto aveva attirato molti commenti offensivi e anche chi aveva condiviso il post era stato denunciato a piede libero. Gli accertamenti della polizia postale di Latina avevano permesso di risalire anche all'autore del fotomontaggio. «Raffigurava un giovane balilla che urinava sulla foto della Boldrini», era riportato nel capo di imputazione. I commenti su Facebook erano stati pesanti a partire dai lavori di lifting del Parco Comunale tirato a lucido per l'evento. «Sti bastardi l'hanno pulita solo perchè viene na zo.....a non se so preoccupati de pulilla per facce giocà i nostri figli». Aveva scritto un utente. Oppure altri commenti sempre contro la Boldrini erano stati altrettanto pesanti. «Se ricordasse de quello che ha promesso ad Arquata del Tronto invece di rompere i c.....». E poi altri insulti e commenti senza limiti.