Ci sarà un processo sul terreno in località Angolo a Sperlonga, su cui sorgeva tempo addietro un ex ovile e dove è stata realizzata una villa vista mare. Ieri il giudice del tribunale di Latina Giuseppe Molfese ha disposto il rinvio a giudizio di quattro persone. Si tratta dell'ex proprietario dell'area agricola, Martino Vio Ninchi, l'attuale proprietaria Anna De Simone, il direttore dei lavori, Antonio Magliozzi e l'allora responsabile per il Comune di Sperlonga del settore Urbanistica, che ha firmato i permessi di costruire, Massimo Pacini. Contestati la violazione urbanistica e l'abuso d'ufficio.

La vicenda dell'ex ovile risale a diversi anni fa: nell'agosto del 2018 la Procura di Latina, con il sostituto Giuseppe Miliano titolare delle indagini, delega il Nipaaf e dispone la misura del sequestro preventivo dell'immobile, con l'iscrizione del registro degli indagati di quattro persone. Secondo la magistratura, i permessi di costruire, rilasciati uno nel 2012 e l'altro nel 2014 sarebbero illegittimi. Il primo, stando all'accusa, sarebbe stato dichiarato di manutenzione/riqualificazione ma in realtà si sarebbe qualificato come nuova costruzione, autorizzando il cambio di destinazione d'uso di una cantina (diventata abitazione), l'incremento della volumetria, la modifica della sagoma. Il tutto in area urbanisticamente inquadrata come zona agricola.