Non esclude nessuna pista, il Commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno dopo l'esplosione che nella tarda mattinata di ieri è risuonata tra Piazza Garibaldi e via Diaz, al centro di Nettuno. Un boato spaventoso, come hanno raccontato i residenti di via Bainsizza, proprio dove c'è stato lo scoppio, forse, di una bomba carta, come si è subito ipotizzato. Al momento, come confermano gli investigatori, non è esclusa nessuna pista: né quella dell'intimidazione né quella di una fuga di gas come molti hanno pensato dopo lo scoppio.

Le indagini della Polizia infatti stanno procedendo a 360 gradi, mentre è in corso di redazione la denuncia dei titolari dell'attività colpita dall'esplosione. A finire in frantumi a causa della deflagrazione, è stata la vetrina della Federazione Autonoma Europea, che si occupa di Caf, patronato, consulenze finanziarie e visure catastali. Al momento dell'esplosione, all'interno dell'agenzia c'erano tre persone – la titolare ed altre due donne - che fortunatamente non sono rimaste ferite dalle schegge di vetro che sono volate dappertutto.

Per le tre solo molto spavento e un leggero fastidio causato dal rimbombo dell'esplosione, giudicato passeggero dagli operatori del 118 giunti a via Bainsizza. A dare l'allarme, dopo aver sentito il forte boato udito fino al centro, sono stati i residenti di via Bainsizza e via Diaz che hanno richiesto l'intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Sul posto, poco dopo, anche la scientifica che sta cercando di raccogliere ogni elemento utile a chiarire la natura dell'episodio, la cui natura non è ancora del tutto chiara. Tra le ipotesi sulle quali sta lavorando la Polizia ci sono la possibilità che a provocare il forte boato sia stata una bomba carta oppure, come hanno pensato in molti, una fuga di gas. Non è ancora stato chiarito di quale tipo di materiale esplosivo si sia trattato e se alla base dell'episodio ci siano i contorni di una intimidazione.