Nel tentativo di farsi giustizia da solo, spalleggiato dalla moglie, ha raggiunto l'appartamento di sua proprietà e ha aggredito l'affittuaria, rea di non avergli pagato le ultime quattro mensilità, arrivando al punto di strapparle dalle mani gli effetti personali e trascinarla per i capelli fuori casa, sotto gli occhi increduli degli altri condomini. Protagonista della sfuriata degenerata in una violenta vendetta, è un insospettabile uomo di 66 anni, dipendente della segreteria del Ministro dell'Interno, arrestato dalla Polizia e finito in carcere, insieme alla compagna, per una serie di reati che vanno dalle lesioni aggravate alla rapina, passando per la violazione di domicilio e la violenza privata. Una vicenda che l'indagato, cercando di discolparsi, ha persino rivendicato al cospetto del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, il quale, a margine dell'interrogatorio di convalida ha confermato la misura cautelare della detenzione dietro le sbarre.

L'episodio risale a qualche notte fa e si è registrato in via della Viola, nella zona di Latina Scalo. A dare l'allarme erano stati alcuni testimoni, spaventati dai modi con cui la vicenda era degenerata. All'arrivo dei poliziotti della Squadra Volante la situazione sembrava essersi calmata, ma quando la vittima, una ragazza di 21 anni, aveva cercato di spiegare quello che era successo, raccontando delle difficoltà economiche incontrate da quando il padre, che vive con lei, aveva perso il lavoro a causa del Covid, il proprietario di casa si era trasformato in una furia scagliandosi nuovamente contro di lei, sotto gli occhi degli uomini del commissario Giovanni Scifoni. L'uomo ha cercato persino di aggredire gli agenti, ma è stato bloccato giusto in tempo, prima che la situazione per lui potesse peggiorare ulteriormente.