Non ha assecondato la richiesta di cambiare cella per lasciarla ad un altro detenuto e la conseguenza è stata una minaccia molto chiara da parte di Gianfranco Mastracci.
«Mi hanno detto che ci sarebbero state coltellate» e poi ha spiegato di essersi inginocchiato e di aver chiesto scusa a Gianfranco Mastracci, imputato per violenza privata nel processo stralcio di Masterchef. Il motivo? Una mancanza di rispetto nei confronti di Roberto Ciarelli, anche lui detenuto all'epoca dei fatti a Latina e che secondo quanto ipotizzato dagli investigatori voleva quella cella.

Al centro del processo che si sta svolgendo davanti al giudice Francesco Valentini, ieri pomeriggio c'è stata la testimonianza di un uomo detenuto nel luglio del 2019 nella casa circondariale di via Aspromonte e che era stato avvicinato da Gianfranco Mastracci, all'epoca in carcere per Alba Pontina. La richiesta era stata diretta: doveva lasciare quella cella altrimenti ci sarebbero stati problemi. «Mi ha detto che dovevo andare via e che rischiavo di essere accoltellato», è stato un passaggio della testimonianza dell'uomo.
Dalla deposizione è emerso il clima di profonda soggezione che si respirava. «Siamo in casa nostra o fate così o sono problemi», è quello ha detto Mastracci al detenuto bersaglio delle minacce, accerchiato da altre persone durante l'ora d'aria come è emerso dalla testimonianza di un sovrintendente della polizia penitenziaria che era nella sala video e aveva notato un assembramento di circa 30 persone attorno a due uomini. Il testimone ha spiegato di essere stato umiliato e pesantemente minacciato e che poi in un secondo momento aveva denunciato l'episodio.