Premessa: è una vecchia prassi quella di infilare parenti, amici e segretari nei concorsi degli enti locali. E da quando abbiamo letto le indimenticabili letterine del «Caro Benito» (Battigaglia ex manager della Asl di Latina) nessuna sorpresa è veramente tale. Il punto è che l'ultimo concorso indetto dall'azienda sanitaria per la copertura a tempo indeterminato di 70 posti di assistente amministrativo non è più solo una questione folcloristica, ma l'oggetto di un'indagine della Procura che ha delegato la Guardia di Finanza ad acquisire tutti gli atti tre giorni dopo la pubblicazione degli idonei. Perché quell'elenco è pieno zeppo di figli di dirigenti della stessa azienda, nonché di assessori, consiglieri comunali, membri delle segreterie di partito, uno in particolare, il Pd. Da una stima piuttosto lacunosa emerge che oltre la metà degli idonei ha un parente dentro l'azienda.

Ci sono poi i figli di componenti della struttura del reclutamento del personale dell'azienda medesima. La quota più vistosa è quella del sud pontino, agguerrita come al solito. E' già accaduta la stessa cosa in Provincia, per non parlare della Regione Lazio dove la provincia di Latina ha sempre avuto grande evidenza. Comunque sia tra gli idonei ci sono Salvatore Palazzo, vicesindaco del Comune di Spigno Saturnia, Paolo D'Acunto, già nella segreteria del Presidente Carlo Medici, figlio dell'assessore di Minturno Nicandro D'Acunto; e poi Luca Capozzi, già nella segreteria dell'ex Presidente della Provincia Eleonora Della Penna, in quota al Pd e oggi collaboratore del consigliere regionale Salvatore La Penna; ancora: Pierpaolo Chiumera, già collaboratore della segreteria di Eleonora Della Penna, a conferma che la Provincia di Latina porta bene. Nella stessa graduatoria figura Matteo Lovato, collaboratore nella segreteria di Carlo Medici e consigliere al Comune di Pontinia. Il Pd non è comunque solo in questa storia finita sotto la lente della Finanza. Tra gli idonei ci sono Valeria Campagna, capogruppo comunale di Lbc e Maria Del Balzo, figlia del più famoso Romolo, anch'egli figura di spicco nella Asl, nonché ex consigliere regionale di Forza Italia.

Altrettanto lunga la lista dei parenti stretti: i due figli di Giovanni Mastrobattista, dipendente dell'Unità reclutamento dell'azienda, la figlia di Mario Mellacina, storico dirigente dell'ospedale Goretti, la figlia di Loreto Bevilacqua, uno dei dirigenti che seguono la procedura covid, già segretario provinciale del Pd, Donatella Ricci, moglie di Fabio Viscido già dipendente della stessa azienda. Il dirigente della Uoc reclutamento, Claudio Rainone, ha detto che la procedura è stata trasparente e che tutto è a disposizione degli inquirenti, ma un dettaglio proprio afferente la procedura sembra, di primo acchito, insolito; si tratta della nota con cui sono stati chiariti i criteri di valutazione delle risposte dell'esame scritto. Nessuna prova concreta, finora, che ci siano stati dei super raccomandati, solo un mucchio di coincidenze, compresa la guerra senza esclusione di colpi fatta da Forza Italia contro l'ormai ex direttore generale Giorgio Casati, un manager bravo considerato di area Pd poiché nominato dalla Regione (a guida Pd).