La condanna è diventata definitiva e i giudici della prima sezione della Corte di Cassazione hanno confermato gli otto anni di reclusione nei confronti di Costantino «Pesce» Di Silvio, 54 anni di Latina, accusato di tentato omicidio nei confronti della ex moglie Manuela Piccirilli da cui si era separato più di 10 anni fa. I fatti contestati erano avvenuti nel luglio del 2018 a Latina. Ieri pomeriggio i giudici si sono pronunciati dopo il ricorso presentato dai legali dell'imputato, gli avvocati Maria Antonietta Cestra e Giuseppe Lauretti e che avevano puntato sulla derubricazione del reato. In primo grado «Pesce» aveva scelto di essere processato con il giudizio abbreviato godendo della riduzione di un terzo della pena ed era stato condannato a otto anni, una pena confermata in tutti i gradi di giudizio,
In base alla ricostruzione della polizia, l'uomo aveva atteso l'ex moglie in via Helsinki dove abitano alcuni parenti della donna e aveva sparato tre colpi di pistola di una calibro 38 che avevano ferito la ex. Il movente del tentato omicidio è da ricercare nella fine della relazione e nei dissapori che a quanto pare avevano minato il rapporto. Dopo che era scattato l'allarme grazie anche alla testimonianza di alcune persone, l'imputato era stato rintracciato dalla polizia, era stato arrestato ed era finito in carcere. La difesa aveva sempre sostenuto che l'uomo non voleva uccidere la ex ma che il suo era un tentativo di intimorire la donna. La pubblica accusa invece ha sempre ribadito che l'azione di «Pesce» Di Silvio, era stata pianificata. Alcune ore prima dell'agguato, l'uomo era stato notato mentre transitava al volante della sua Fiat Punto proprio in quella zona.