La prova documentale era evidente e una volta acquisito il video che sta girando da una settimana, la questura ha proceduto elevando le prime sanzioni nella giornata di ieri, a partire da quella contestata all'assessore Francesco Castaldo. Sta costando cara a lui e ai dipendenti dell'ufficio urbanistica la leggerezza di una pausa pranzo a base di tielle fuori dalle righe in violazione di qualsiasi norma Covid, assembrati in venti, come ripresi dal video, in uno stanzone senza finestre e con mascherine calate e non indossate. Un momento di svago senza pensieri in un periodo difficile, come ha sottolineato l'assessore scusandosi con il sindaco e con i cittadini, che però è andato in contrasto con le ordinanze e le restrizioni previste dal Dpcm. Per queste sono state elevate le prime multe amministrative per assembramenti in un luogo pubblico e senza mascherine. In questi casi, e come è accaduto anche per il consigliere comunale di Cisterna che ha condiviso il video di una festa privata in un ristorante, le sanzioni da 400 a 1000 euro vengono valutate in base alle circostanze in cui avvengono i fatti e al numero di persone che hanno preso parte all'assembramento. Ma sul piano politico la vicenda non finisce qui: la Lega per voce del capogruppo Massimiliano Carnevale chiede le dimissioni di Castaldo, giudicando gravi anche le sue scuse «volte a minimizzare l'accaduto».
La reazione della Lega
«Non posso dunque nascondere ancora una volta un profondo sconcerto per una gestione dell'ente che si caratterizza sempre più per incapacità e soprattutto in spregio alle regole che invece cittadini, commercianti e imprenditori sono chiamati a rispettare in maniera assoluta – spiega Carnevale - le restrizioni adottate per far fronte all'emergenza covid 19, oltre ad indurre all'isolamento personale, hanno causato una flessione economica catastrofica che ricade su persone, famiglie e lavoratori; mi chiedo a questo punto assessore Castaldo se per lei invece vale la regole del ‘due pesi e due misure' e le consiglio di porgere le sue scuse personalmente ai contagiati di coronavirus, alle famiglie delle vittime, ai cassintegrati e ai nuovi disoccupati per potersi rendere conto di quanto non abbiano voglia di festeggiare e forse nemmeno di replicare».