Condanna confermata dai giudici della Corte d'Appello di Roma a un anno e quattro mesi di reclusione per i due componenti della banda del buco che avevano tentato di mettere a segno un furto nel negozio di prodotti cosmetici Acqua & Sapone di Latina di via San Carlo da Sezze. L'episodio contestato era avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 settembre e i due responsabili del raid erano stati bloccati in flagranza di reato dopo che nel cuore della notte era scattato l'allarme. I magistrati romani hanno accolto la prospettazione dell'accusa e hanno condannato Roberto Di Silvio 48 anni di Latina e il complice Valentin Adrian Fita, romeno di 30 anni, non spostando minimamente l'impianto accusatorio che è rimasto integro. 


I due imputati erano difesi dagli avvocati Italo Montini ed Emanuele Farelli che dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado, avevano presentato ricorso in Corte d' Appello. Di Silvio e Fita erano stati fermati in flagranza di reato dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina che erano subito intervenuti dopo che era scattato l'allarme al 112. Il furto infatti era stato sventato e i due uomini erano finiti in manette al termine di una operazione lampo che aveva permesso anche di ricostruire il piano con cui stavano cercando di introdursi nell'attività commerciale.

Lo scorso settembre si era concluso il processo per direttissima per entrambi e ieri a Roma è stata messa la parola fine al dibattimento di secondo grado, a fronte di un intervento del procuratore generale che aveva richiesto la conferma, le difese hanno cercato di scardinare le accuse e infine i giudici al termine della camera di consiglio hanno emesso la sentenza. In base a quanto è emerso, Di Silvio e Fita avevano forzato la porta di emergenza della sede Inail di Latina e poi avevano cercato di fare il buco per entrare nel negozio di cosmetici, una volta che il piano erano fallito, quando erano arrivati gli uomini dell'Arma avevano cercato di nascondersi ma i militari, impegnati nei servizi di controllo del territorio per la prevenzione dei reati, li avevano ugualmente trovati.