Sono giorni duri per il territorio di Roccagorga, dove è stato registrato un aumento esponenziale del numero di contagi da Covid-19. "Il campanello d'allarme sono stati i primi contagi della scuola dell'infanzia, che prontamente è stata messa in sicurezza, le attività sospese e i bambini della classe sotto osservazione sono stati testati. Purtroppo alcuni sono risultati positivi". A dirlo è il sindaco di Roccagorga, Annunziata Piccaro, in un messaggio diretto alla cittadinanza.
"La cosa particolare è che nei familiari di alcuni bambini negativi si stanno sviluppando positività, ma non si è capito se ciò derivi da contatti esterni o se i bambini potrebbero essere stati positivi asintomatici ed ora sono ormai negativizzati. Non è facile individuare il giusto tracciamento, probabilmente ci sono stati positivi asintomatici che hanno inconsapevolmente diffuso il virus, senza considerare che poi ci sono i contagi intrafamiliari, i lavorativi. Ora è stato riscontrato anche un cluster in una casa di riposo, anche qui sembrerebbe nato da un operatrice che aveva a casa un bambino positivo asintomatico. Purtroppo stiamo scoprendo un aspetto nuovo e cioè il virus che prima risparmiava i bambini adesso, invece, sembra aver mutato modalità di trasmissione e si diffonde anche ai bambini e tra i bambini. Il momento è quindi molto delicato ma nessuno è lasciato a se stesso e la situazione è costantemente monitorata".
"L'attività dell'amministrazione è continua e personalmente sono in costante contatto con le autorità competenti, con la Asl, con le forze dell'ordine, per stabilire cosa è più opportuno fare per orientare al meglio l'azione volta alla tutela della salute pubblica. Si lavora in silenzio, a testa bassa, senza mai mollare di un millimetro, ma senza fare proclami, a noi interessa soltanto lavorare al meglio per la salute dei nostri cittadini. Al riguardo, aggiungo che i nostri tamponi sono stati selezionati ed inviati in laboratorio per ulteriori approfondimenti, mentre siamo in contatto con gli organi competenti per verificare l'opportunità di mettere in atto misure restrittive maggiormente stringenti. Abbiamo stabilito insieme alla Asl e alla dirigente scolastica di chiudere, prima solo il plesso Salcani ed oggi tutti i plessi. Abbiamo chiesto alla Asl di testare tutto il plesso Salcani e a seguire tutti i ragazzi delle nostre scuole. La comunità – afferma ancora il sindaco - ha la consapevolezza che si sta agendo per il bene di Roccagorga cercando di mettere in atto tutte le possibili strategie di contenimento, nulla è lasciato al caso. Voglio lanciare un messaggio di forza e di speranza alla comunità di Roccagorga. È un anno ormai che viviamo questa pandemia e ognuno di noi ha imparato le regole fondamentali. Allora l'invito è a rispettarle, oggi più che mai al fine di scongiurare altre conseguenze in questo momento difficile. Fondamentale è usare il nostro senso civico per contrastare la circolazione del virus. Roccagorga sta mettendo in campo l'impegno collettivo e i cittadini sono molto responsabili in questo difficile momento che ci auguriamo di superare presto".
Prima o poi doveva succedere. Tutti, chi più chi meno, temevamo che le varianti del Covid-19 arrivassero anche nel Lazio. Per giorni siamo stati soltanto circondati da regioni colpite dai contagi legati al virus modificato e, dopo tanto girarci intorno, il Covid mutato purtroppo è sbarcato anche da noi a livello regionale, con casi accertati, ma c'è il rischio che la variante inglese si sia fatta largo anche nella nostra provincia. Un rischio consistente, legato al cluster di Roccagorga, quello riferito all'asilo nido Salcani. Non tanto perché si siano accertati ritorni dall'estero, o comunque legami dei positivi con persone rientrate nel nostro paese dall'Inghilterra, quanto invece per il modo anomalo col quale il Covid-19 si è diffuso tra i bambini del nido e le rispettive famiglie, nonni compresi. Troppo velocemente, in maniera del tutto diversa dal tradizionale virus. La Asl pontina ha fiutato il pericolo volendo vederci subito chiaro. Come? Inviando tutti i tamponi positivi, effettuati ai bimbi del Salcani e ai familiari, all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, dove sono in corso i necessari accertamenti. Il responso è atteso per oggi. Il contagio potrebbe essere stato causato dalla variante inglese. Il sospetto è forte. Eccessivamente veloce è stata la propagazione del virus sul paese lepino, al punto che la Asl di Latina ha deciso di prendere tutte le precauzioni del caso.
In attesa delle risposte, è già in corso di valutazione la possibilità di un provvedimento urgente da adottare per tutta Roccagorga, quello della zona rossa. E allo stesso tempo si sta pensando anche a richiedere i tamponi per tutti gli abitanti del paese lepino, circa 4mila e cinquecento unità.
Mentre nel nostro territorio esiste ancora una forma di dubbio sulla presenza o meno della variante inglese, a Roma l'arrivo del virus modificato è già certezza. Sono stati riscontrati infatti tre casi al Villaggio Prenestino, periferia Est di Roma. Il ceppo mutato, più contagioso, del Covid-19, si è registrato in 3 tamponi analizzati tra gli alunni e il personale di una scuola dopo l'allarme scattato la settimana scorsa con il primo riscontro in un bambino, sottoposto a screening perché aveva la febbre. La Asl romana ha fatto scattare i controlli ed ha chiuso la scuola circoscrivendo la diffusione del virus.
In ottica futura, a questo punto, diventa improbabile pensare alla riapertura dei confini regionali prevista per il prossimo 15 febbraio e ad un'Italia quasi tutta gialla: si rischierebbe una nuova impennata dei contagi soprattutto perché il virus mutato corre molto più veloce di quello con cui finora abbiamo cercato di convivere.
di: Stefano Pettoni