Ancora una volta, seguendo il flusso di droga che rifornisce il territorio pontino, gli investigatori della Squadra Mobile si sono ritrovati a percorrere la tratta tra Latina e Sabaudia, l'itinerario seguito anche ieri, come una settimana fa, dagli specialisti dell'antidroga della Questura per stanare l'ultimo pusher finito nella rete dei servizi di contrasto dei reati. Le manette sono scattate per un volto noto alle forze dell'ordine, il rapper italo tunisino Ziano, alias di Samir Ben Salah, 35enne residente proprio a Sabaudia: nascondeva 130 grammi di cocaina e 25 di hascisc, una discreta somma di denaro e materiale utile al confezionamento delle dosi, un quadro che testimonia l'attività di spaccio, oltre al possesso degli stupefacenti.
È legittimo domandarsi se ci siano collegamenti tra gli ultimi due arresti portati a termine dalla Questura, visto che entrambi gli spacciatori finiti in carcere vivono nella stessa zona della provincia. Probabilmente hanno in comune le piazze di spaccio, magari il secondo ha cercato di coprire la zona lasciata vuota dal primo visto che non sembrano emerge altri punti do contatto tra i due, appartenenti a "mondi" opposti. Dopo tutto, com'era già successo lo scorso fine settimana, anche ieri i detective sono arrivati a Ziano seguendo il flusso di consumatori di droga: una volta documentato il via vai di clienti, maturati sospetti a carico del rapper italo tunisino, gli investigatori sono usciti allo scoperto e lo hanno fermato prima che potesse eludere il controllo.
Trovare la scorta di stupefacenti che Samir Ben Salah aveva con sé non è stato proprio facile, ma l'attività mirata di contrasto dello spaccio era stata pianificata a puntino, sotto l'impulso del questore Michele Maria Spina, e gli investigatori della Squadra Mobile erano affiancati per l'occasione dai segugi del centro cinofili di Nettuno. E proprio i cani poliziotto sono stati determinanti per verificare i sospetti dei detective.
Perché se in casa Samir Ben Salah nascondeva una buona quantità di dosi pronte per lo spaccio, il resto, ossia una discreta scorta, la teneva nascosta all'interno di un'intercapedine nell'abitacolo della propria auto, un punto difficile da raggiungere e per questo ritenuto da lui un luogo sicuro: ma è stata appunto l'insistenza dei cani a tradirlo. Ovviamente gli investigatori sospettano che all'interno della macchina si trovasse la droga che il pusher intendeva portare a qualcuno oppure che aveva appena recuperato e teneva da parte per rimpinguare la disponibilità a fronte delle richieste del mercato.
Che il suo fosse un ruolo attivo, negli ambienti dello spaccio, lo suggerisce tutto l'occorrente che i poliziotti hanno trovato e sequestrato insieme alla droga. Come forbici, spago, taglierino, bilancino di precisione e soprattutto ritagli di cellophane utili per confezionare le singole dosi. Un quadro indiziario piuttosto solido, arricchi anche dai 2.900 euro che l'indagato aveva con sé, una somma ritenuta provente dell'attività illecita. Dopo tutto il pusher non ha un'occupazione stabile e non è più molto attivo sul fronte della produzione musicale: gli ultimi singoli pubblicati su Youtube sono piuttosto datate, e a parte un video che ha collezionato un milione di visualizzazioni, le altre non hanno avuto la stessa popolarità. Secondo gli investigatori, da tempo si era dedicato allo spaccio: era già finito in manette nell'aprile del 2017, quando era stato individua