Due anni fa le sentenze per lo scandalo dei fallimenti pilotati. A Perugia alcuni degli imputati avevano scelto come strada quella del patteggiamento, adesso alcuni professionisti nei cui confronti è arrivato giorni fa il provvedimento di carcerazione, puntano alla messa alla prova e hanno presentato un'istanza al Tribunale di Sorveglianza che dovrà decidere. E' questo l'ultimo risvolto del caso Lollo e le posizioni riguardano i commercialisti Marco Viola, difeso dall'avvocato Alessandro Paletta, e Vittorio Genco, difeso dall'avvocato Roberto Baratta, che aveva patteggiato la pena e deve scontare due anni.

Per Antonio Lollo invece, dalla scorsa estate ai domiciliari, i suoi difensori hanno presentato un ricorso in Cassazione e l'appuntamento è fissato tra pochi giorni, il prossimo 3 marzo. La richiesta di Lollo che nel corso delle indagini preliminari e durante gli interrogatori aveva ammesso gli addebiti manifestando anche pentimento, è relativa allo svolgimento dei lavori socialmente utili in una cooperativa di disabili. E' un percorso giudiziario che nasce dopo che la sentenza è diventata definitiva e dopo che il Tribunale di Sorveglianza della Corte d'Appello ha firmato il provvedimento.

Lo scandalo dei fallimenti pilotati, che risale a quasi sei anni fa, non si è ancora definitivamente concluso sotto il profilo processuale. Per gli imputati le cui condanne sono state confermate anche in Corte d'Appello, le difese hanno impugnato il ricorso in Cassazione avverso le conferme per pene variabili tra i due anni e i due anni e sei mesi inflitte a un architetto e a un avvocato coinvolti nell'inchiesta.

Sotto un altro profilo invece deve entrare ancora nel vivo il processo per gli altri imputati. E' il caso di un imprenditore e di un altro professionista rinviati a giudizio davanti al Tribunale di Perugia e la cui posizione è marginale. Stesso discorso per alcune persone la cui posizione era stata stralciata e da Perugia era tornata in Procura a Latina. Anche qui la situazione è sempre in stand by con due indagati che attendono la fissazione della data dell'udienza preliminare.

Intanto per i professionisti che erano stati colpiti dalla misura restrittiva, oltre a Genco, anche Viola e Gatto, c'è l'istanza presentata al Tribunale di Sorveglianza.

Le indagini sullo scandalo dei fallimenti pilotati, una tra le inchieste più fragorose degli ultimi anni condotte a Latina, erano state portate a termine dagli investigatori della Squadra Mobile diretti e coordinati dal pm Luigia Spinelli; quando era risultata coinvolta anche la figura di un magistrato, il fascicolo era finito al Tribunale di Perugia (competente per territorio) e sul tavolo del pubblico ministero Massimo Casucci. Le accuse erano diverse e gravi, dalla corruzione al falso, e hanno retto tutte al vaglio del Riesame e poi in giudizio.