In attesa di conoscere gli esiti (attesi per oggi) dei tamponi molecolari effettuati alle undici persone risultate positive al test rapido e riconducibili ad unico nucleo familiare sull'isola di Ponza, e di quelli che riguardano i bimbi che frequentano l'asilo nido Salcani dove è scoppiato il cluster di Roccagorga; ieri a borgo Santa Maria gli alunni di una classe della scuola dell'infanzia Vito Fabiano sono dovuti tornare a casa dopo che dall'Istituto Zooprofilattico di Napoli è arrivato il responso sul tampone effettuato ad una maestra che viene dalla Campania: positiva ad una sotto variante del Covid-19. Vale a dire contagiata dal virus modificato, non dalla variante inglese, ma pur sempre di variante si tratta: un po' quello che è accaduto a Roccagorga. Avvertita della situazione, la Asl ha disposto di liberare la classe: la dirigente dell'istituto ha radunato i genitori che tra le 9 e mezza e le 10 hanno ripreso i bambini, portandoli a casa. Gli alunni avevano già effettuato il test rapido qualche giorno fa - dopo la riscontrata positività della docente - e tutti negativi erano tornati in classe. Ma ieri la certezza della variante ha cambiato le carte in tavola: a casa in quarantena e venerdì molecolare per tutti i bambini.

Tampone a cui dovranno sottoporsi sempre venerdì anche gli alunni della Camillo Caetani di Latina Scalo dove si sono registrati finora sette positivi.
Sospetta variante a parte, la situazione delle scuole non solo del capoluogo ma un po' di tutto il territorio provinciale si sta facendo delicata. Ieri a Sezze è stato chiuso il plesso elementare Aldo Bottoni (della Valerio Flacco) per la positività di due alunni: per i bambini interessati è scattata la contumacia, in via precauzionale anche tutte le altre classi resteranno chiuse fino al primo marzo. Stessa sorte per l'istituto comprensivo Antonio Sebastiani di Minturno, dopo la positività di una impiegata dell'ufficio amministrativo. Il sindaco Gerardo Stefanelli ha firmato un'ordinanza stabilendo la chiusura degli uffici amministrativi, della scuola media e della scuola dell'infanzia. Una decisione adottata a scopo precauzionale che rimarrà in vigore fino al 2 marzo. La chiusura dei plessi di via Luigi Cadorna segue quella disposta per il plesso di Tremensuoli, chiuso da lunedì scorso. Oggi, invece, torneranno in classe gli studenti della Don Bosco di Gaeta dopo la sanificazione effettuata ieri all'intero istituto.