Gli agenti del vice questore del commissariato di Formia Aurelio Metelli sono al lavoro in queste ore per ricostruire modalità e ruoli dell'aggressione perpetrata ai danni di Romeo Bondanese nella serata del 16 febbraio scorso. Al vaglio degli inquirenti infatti, sono le verifiche del gruppo dei giovani di Formia e il gruppo proveniente dalla provincia casertana, già stati tutti identificati, che hanno preso parte alla colluttazione di quella fatidica sera. Al momento sembrerebbero essere indagati alcuni dei ragazzi presenti quella sera, tra cui il cugino di Romeo, ferito anche lui nell'aggressione da parte del presunto omicida del giovane studente, e dimesso nei giorni scorsi dopo un delicato intervento al muscolo quadricipite che gli ha procurato 15 punti interni e 15 esterni.

I reati ipotizzati dalle indagini in corso da parte della Procura sarebbero, oltre a quelli di omicidio preterintenzionale e lesioni personali gravi, anche la rissa aggravata, la cui pena oscilla dai 6 mesi ai 5 anni di reclusione.
Restano comunque ancora molti i lati oscuri della vicenda sui quali la polizia sta indagando, anche alla luce delle responsabilità da attribuire ai partecipanti della rissa.
Intanto nei giorni scorsi sembra sia stato ritrovato un secondo coltello. Ad effettuare il recupero è stato un sub della Guardia Costiera, che al termine di un'immersione presso le acque della darsena la Quercia, ha rinvenuto un coltello da cucina.