Il focolaio scoppiato nella comunità alloggio di Terracina ha confermato che la prima dose di vaccino da sola non basta ad immunizzare dal virus e neanche riduce la possibilità di essere contagiati. Nella casa per anziani Le Farfalle sono risultate positive tutte le persone della struttura: 9 ospiti e 4 operatori che avevano ricevuto la prima dose del farmaco Pfizer l'8 febbraio, avrebbero fatto la seconda in questa settimana. Il Covid-19 è stato più veloce della cura anticipando il richiamo. Gli anziani contagiati sono stati trasferiti in diverse strutture ospedaliere della regione poiché in assenza di operatori (costretti alla quarantena nelle rispettive abitazioni) nella comunità alloggio di Terracina non c'era più personale disponibile che potesse occuparsi di loro.
Già in passato si era registrato un focolaio in una struttura per anziani dove già erano stati effettuati i vaccini. Vale a dire nella Rsa Villa Silvana di Aprilia, dove intorno al 18 gennaio si registrarono 64 positivi, per la precisione 54 ospiti e 10 operatori che erano in attesa di ricevere la seconda dose del farmaco Pfizer. Il cluster di Villa Silvana, come noto, deflagrò in un crescendo di positività partendo da venti contagiati per assumere, nell'arco di 48 ore, proporzioni allarmanti. Basti pensare che i 64 positivi rappresentavano, di fatto, più della metà delle persone presenti nella struttura. La maggior parte degli anziani contagiati nella Rsa di viale Europa non presentarono sintomi gravi e per questo restarono sotto osservazione, e isolati, nella stessa struttura, mentre per cinque di loro si rese necessario il ricovero: quattro all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina e uno in un presidio della Capitale
Il fatto
Coronavirus, cluster nella casa per anziani: erano stati vaccinati
Terracina - Era già capitato in occasione del focolaio di Villa Silvana Una sola dose non basta a ridurre la possibilità di contrarre il virus