Il concorso della Asl di Latina in cui tra i nomi degli ammessi c'erano troppi personaggi "illustri" finisce sul tavolo del ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta e su quello dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Fratelli d'Italia, infatti, ha presentato due distinte interrogazioni, ma con argomento comune, sia al Senato con Nicola Calandrini, sia in Regione con Giancarlo Righini.
«Sui concorsi Asl per l'assunzione di 70 assistenti amministrativi e di 23 collaboratori amministrativi Fratelli d'Italia ritiene necessario fare chiarezza - spiegano in una nota congiunta Calandrini e Righini - In entrambi i casi la graduatoria finale mette in evidenza che a piazzarsi tra i migliori sono candidati legati a dirigenti o dipendenti Asl o a personalità con incarichi politici di rilievo sul territorio. Sebbene non sia reato per i parenti di dipendenti Asl o di politici partecipare ai concorsi pubblici, le graduatorie in questione meritano un approfondimento. Per questo presenteremo due distinte interrogazioni, una diretta al ministro della pubblica istruzione Renato Brunetta, affinché invii ispettori ministeriali che possano sottoporre a controlli l'attività e gli atti delle prove selettive dei concorsi in questione, accertando eventuali illegittimità e responsabilità di chi ha organizzato e condotto le procedure, e una analoga al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il cui silenzio sulla vicenda è imbarazzante».