Si è concluso con un non doversi procedere per intervenuta prescrizione il processo nei confronti di otto persone accusate di omicidio colposo per la morte di Antonio Fabietti, deceduto in un drammatico incidente stradale il 26 agosto del 2009 al Lido di Latina. Ieri pomeriggio - davanti al giudice monocratico Beatrice Bernabei - si è svolto l'ultimo atto.
Erano otto le persone sedute sul banco degli imputati, difese dagli avvocati Gianni Lauretti, Aurelio Cannatelli mentre la parte civile è rappresentata dall'avvocato Gaetano Marino.
La vittima in sella ad una moto era finita contro una sbarra di metallo che era posizionata tra via del Lido e via Capraia per i lavori di messa in sicurezza dei canali Colmata e Mastropietro. In base a quanto contestato dagli inquirenti la sbarra di notte non era visibile e neanche c'era una segnaletica verticale che segnalava la presenza. Nel corso delle indagini della Procura, il pm aveva chiesto il giudizio con l'accusa di omicidio colposo per il dirigente del Consorzio di Bonifica, per gli amministratori dell'azienda incaricata della messa in sicurezza dei canali e gli amministratori di altre aziende. La morte di Antonio Fabietti aveva provocato grande cordoglio era conosciuto a Latina e si era candidato anche alle elezioni provinciali proprio nel 2009.