Anche tre astronauti: Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti e Maurizio Cheli, sono tra i testimoni del processo sui presunti atti di nonnismo all'Aeroporto Comani di Latina. Il via al dibattimento davanti al collegio penale del Tribunale Militare di Roma è fissato tra pochi giorni e sul banco degli imputati ci sono otto sergenti accusati di lesioni e ingiuria nei confronti di Giulia Jasmine Schiff la ragazza che sognava di diventare top gun e che ha denunciato tutto.

Il collegio difensivo è pronto ad una vera e propria battaglia per scardinare punto su punto l'impianto accusatorio che poggia le basi sulla ricostruzione offerta dalla parte offesa e su un filmato finito agli atti dell'inchiesta «Siamo pronti a demolire le accuse, da donna sto difendendo degli uomini che ritengo innocenti», spiega l'avvocato Michela Scafetta che assiste cinque imputati.
Sono diversi i punti su cui si fonda la strategia difensiva, a partire dai tempi della denuncia presentata: sette mesi dopo i fatti contestati. E poi c'è un altro tassello: non vi è alcuna certificazione rilasciata da strutture sanitarie pubbliche relativa a delle lesioni riportate dalla ragazza. Infine il collegio di difesa sostiene che la denuncia presentata è di natura strumentale.

Gli imputati - tramite i propri avvocati - ribadiscono che i fatti non sono episodi di nonnismo ma di una tradizione.
La citazione come testimoni dei tre astronauti ha come obiettivo quello di far capire cosa significa il battesimo dell'aria, finito al centro di una vicenda che ha avuto un grande risalto mediatico. Il collegio difensivo sostiene inoltre che da quando è scoppiato il caso, gli imputati non possono volare e non possono partecipare a missioni e le ripercussioni sono molteplici. Tra pochi giorni inizierà il processo militare, la ragazza è rappresentata dall'avvocato Massimiliano Strampelli e Isidoro Cavaliere. Oltre all'inchiesta della Procura militare anche la Procura di Latina aveva aperto un fascicolo e in questo caso era stata disposta la citazione diretta a giudizio e in aula si andrà a novembre.
I fatti contestati sono avvenuti nell'aprile del 2018 a Latina quando la ragazza proveniente dall'Accademia di Pozzuoli dell'Aeronautica - in base a quanto ha sostenuto nella denuncia - è diventata il bersaglio di atti di nonnismo durante i quali quello che doveva essere una specie di rito di iniziazione si è trasformato in un fatto che come ha denunciato la parte offesa, ha inciso sulla sua serenità quando è stata presa e sbattuta con la testa contro una ala di un aereo.

La difesa è pronta a smontare pezzo per pezzo tutte le accuse, a partire dal filmato presentato dalla giovane. Gli imputati sono residenti a Frosinone, Roma e poi Lecce, Brescia e Bergamo, tra loro c'è anche una donna, imputata per gli stessi reati.
Giulia Jasmine Schiff, 22 anni, originaria della provincia di Venezia e che partecipava al corso numero 124 Allievi ufficiali piloti di complemento, in base a quanto denunciato il 7 aprile del 2018 è stata presa di mira da altri militari ed è stata lanciata nella piscina del pinguino in occasione del rito di iniziazione. L'accusa contestata è quella di concorso in lesioni personali e infine anche ingiuria. Il via con il dibattimento fissato per il nove marzo.