La notizia della morte di dj Claudio Coccoluto sconvolge il mondo delle discoteche e lascia un grande vuoto anche tra i fruitori dei locali da ballo e tra chi ha avuto la fortuna di conoscere un professionista che non ha mai nascosto la passione per un mestiere che era la sua stessa vita e che svolgeva come nessun altro tanto da essere considerato il Maestro, uno dei più importanti dj d'Europa, conosciuto a livello mondiale. Addolorato e visibilmente commosso, Virginio Moro nel suo ruolo di coordinatore regionale Lazio e presidente provinciale del Silb, ha appena saputo della scomparsa di Coccoluto quando lo contattiamo. "Claudio era un fuoriclasse. Ha lavorato dovunque, perché la sua presenza era una garanzia. Amava molto il nostro territorio, e la fama non ha intaccato questo affetto. Amava il sud pontino e Latina. Ricordo che aveva lavorato anche al Felix dove portò dei venerdì indimenticabili, e così in tanti altri locali del capoluogo. La sua professionalità nessuno può metterla in dubbio, ma voglio sottolineare le sue doti umane. Era davvero una bella persona Claudio, amico di tutti, un uomo squisito che ha sempre difeso la categoria, venendo anche spesso a Riccione alle riunioni del Silb e facendosi portavoce di molte battaglie. Aveva guadagnato una fama internazionale non per fortuna ma con merito. Sì un vero fuoriclasse, protagonista dell'avanguardia in consolle da sempre. Ci mancherà". Virginio Moro ricorda anche quanto Claudio credesse nelle discoteche, e si indignasse di fronte a qualsiasi episodio spiacevole che le riguardasse, perché ne era convinto: "La violenza, con la musica, non c'entra niente!"
Storico imprenditore di Latina e gestore di noti locali da ballo, anche Rino Polverino ricorda dj Coccoluto. Sono ricordi che portano lontano, agli anni '78-'79. "Accolgo la notizia con grande dispiacere - ci dice Polverino -. Io ho lavorato con Claudio, anzi abbiamo iniziato il percorso insieme. Frequentavo a quei tempi l'Istituto Alberghiero a Formia, e lavoravamo in una radio del posto. Lui mi sembra avesse due anni meno di me, sì 16 anni, io ne avevo 18. Allora non esistevano tanti locali da ballo, e quando gli studenti festeggiavano il Mak P nei ristoranti ci invitavano, le serate le animavamo spesso noi, entrambi dj allora. Lui poi è diventato famoso, io invece ho cambiato strada diventando gestore di locali ma sempre nel mondo della musica. Musica che Claudio ha amato tantissimo sin da ragazzino. Lui aveva un negozio di elettrodomestici a Gaeta, ma stava sempre in radio. Ci credeva nella musica, e ci ha creduto in ogni momento della sua vita. Una triste perdita davvero".
Claudio Coccoluto sarà ricordato questa sera sul palcoscenico del teatro Ariston. La notizia della sua scomparsa è arrivata come un fulmine a ciel sereno durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo. Il conduttore e direttore artistico Amadeus ha ricordato: «Quando ho saputo della sua scomparsa mi sono subito confrontato con Fiorello. Claudio era una persona fantastica, un grande professionista e questa sera sicuramente lo ricorderemo durante la prima serata del Festival. Dall'organizzazione della Rai il ricordo delle partecipazioni di Coccoluto al Festival: «Lui è stata una parte attiva di Sanremo. Ha partecipato per ben tre volte, nel 2003, 2007 e 2013. Ha avuto un ruolo fondamentale nel Festival. Era un membro della giuria degli esperti e fu proprio Baudo a volerlo». La sala stampa in piedi nel ricordare il grande artista cassinate.
E' morto all'età di 59 anni Claudio Coccoluto, dj di caratura internazionale con 40 anni di carriera alle spalle. Coccoluto si è spento nella sua casa di Cassino dopo un anno di malattia. Era nato a Gaeta, dove, a soli 13 anni, aveva iniziato ad appassionarsi alla musica e ai vinili: passione nata grazie al papà Erasmo, ex partigiano e proprietario di un negozio di elettrodomestici sul lungomare Caboto di Gaeta. Coccoluto era conosciuto in tutto il mondo, è stato tra i fondatori del Goa, noto locale della Capitale, e ha lavorato come speaker radiofonico su Radio Deejay. Sui social sono già tante le star internazionali e nostrane che gli stanno tributando l'ultimo saluto.
di: Gianpiero Terenzi