Oltre 250 positivi in uno stesso periodo a livello scolastico non si erano mai verificati da settembre ad oggi. Il numero dei contagi attuali in tutta la provincia ha raggiunto livelli mai toccati prima, come del resto sta accadendo in tutto il Paese, dove ormai l'attenzione principale in materia di Covid è rivolta proprio al contagio scolastico. A differenza di quanto avviene da noi dove a parte alcune scuole di Minturno e quelle della zona rossa Roccagorga, le altre sono tutte aperte; gli istituti di mezza Italia sono in dad.

Allargando l'analisi provinciale ad un periodo più ampio, vale a dire partendo dall'inizio delle lezioni a settembre, il conto dei casi registrati a livello scolastico supera quota 2.600: dato che ha portato alla quarantena di quasi tremila classi. Numeri scaturiti da oltre 16.000 test rapidi effettuati nei vari drive-in allestiti sul territorio. Insomma i casi nelle scuole hanno avuto un'incidenza notevole sul contagio registrato in provincia, mai come adesso, però, meritevole di attenzione. Anche a livello nazionale. Col nuovo Dpcm il Governo ha deciso di sposare la linea del Cts: scuole di ogni ordine e grado chiuse automaticamente in zona rossa (asili compresi) mentre, in caso di raggiungimento della soglia limite di rischio di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti in territori in giallo o in arancione, toccherà ai governatori la responsabilità di rimandare i bambini e i ragazzi a casa.

Se decideranno di adottare maggiori restrizioni rispetto a quelle previste dal Dpcm nazionale, potranno anche chiudere le scuole e imporre la didattica a distanza per tutti. I presidenti delle regioni potranno anche intervenire in caso di motivata ed eccezionale situazione epidemiologica. Insomma chiusure localizzate non per forza valide in tutta la regione ma solo nei territori, comuni, province dove il dilagare delle varianti dovesse mandare fuori controllo l'epidemia.