I giudici del Tribunale del Riesame di Roma hanno confermato le accuse dell'operazione Reset condotta dalla Squadra Mobile e dalla Dda e hanno rigettato il ricorso presentato dai fratelli Angelo e Salvatore Travali, considerati i leader del sodalizio, da Francesco Viola e da Fabio Benedetti, arrestati lo scorso 19 febbraio insieme ad altre 15 persone per diverse accuse dove viene contestata l'aggravante delle modalità mafiose. Restano in carcere. Gli indagati avevano impugnato l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta dei pm dell'Antimafia Luigia Spinelli e Corrado Fasanelli. I magistrati hanno respinto il ricorso presentato dai legali Giancarlo Vitelli e Sandro Marcheselli che avevano contestato le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo che secondo le difese erano prive di riscontri concreti. L'apporto fornito dai collaboratori per gli inquirenti si è rivelato determinante nella ricostruzione di una serie di episodi, a partire da alcuni inediti, tra cui - secondo il pentito Renato Pugliese - il ruolo di Angelo Travali nella vicenda dell'omicidio di Nicolas Giuroiu

E' proprio questa nuova contestazione che spunta nel provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Roma e cioè il concorso nell'omicidio del giovane romeno, bloccato in strada vicino a Borgo Sabotino con un agguato a colpi di pistola e il cui corpo fu occultato nel pozzo di un'azienda agricola. Pugliese aveva spiegato che Travali aveva fornito le armi con un obiettivo: quello di dimostrare la propria forza criminale. Restano in piedi al Riesame le accuse anche di estorsione con l'aggravante del metodo mafioso, tra cui quella di cui era rimasto vittima un commerciante del capoluogo terrorizzato dalla paura di ritorsioni violente e che aveva detto riferendosi agli indagati. «Sono i padroni della città». Nel corso dell'udienza era stata depositata anche la videoclip rap che inneggia ai Travali. Ieri mattina sono stati discussi gli altri ricorsi a Roma presentati dagli altri indagati: Alessandro Zof, Giuseppe Travali, Giovanni Ciaravino, Ermes Pellerani, Alessandro Anzovino, George Valeriu Cornici e Valentina Travali che si trova agli arresti domiciliari. Gli avvocati Francesco Vasaturo, Alessia Vita e Oreste Palmieri hanno impugnato la misura restrittiva e i magistrati si sono riservati.
Nelle prossime ore si conoscerà la decisione.