Profondamente dissestato e altamente rischioso per gli automobilisti e per i passeggeri dei bus.

A riaccendere i fari sullo stato di degrado in cui versa la Pontina Vecchia, in particolare nel tratto noto come bivio Caronti, all'altezza di Pomezia ed in quello di Torre Bruna all'altezza di Aprilia, è stata ieri la Fit-Cisl che ha chiesto, con forza, un intervento urgente per garantire la sicurezza a chi percorre quell'arteria. «Chiediamo alle istituzioni competenti di intervenire rapidamente per il rifacimento del manto stradale, ad oggi fortemente degradato, che caratterizza la Pontina Vecchia – tuonano Tiziano Filosi, responsabile del presidio di Latina per la Fit-Cisl del Lazio, e Silvano Marcon, responsabile del Tpl per la Fit-Cisl di Latina - in particolare nel tratto compreso tra l'intersezione con via Laurentina (bivio Caronti), all'altezza di Pomezia, e via Torre Bruna (Fonte San Giuseppe), all'altezza di Aprilia». Un intervento che, sottolineano i portavoce dei sindacati, dovrà essere rapido per la sicurezza di coloro che quotidianamente percorrono, in auto ed in bus, quel tratto di strada.

«In particolar modo – riferiscono Filosi e Marcon -, abbiamo segnalato la problematica anche a Cotral, perché gli autisti dei bus lamentano che, nonostante la velocità ridotta, la presenza di numerose voragini crea forte sollecitazioni sui mezzi, e tutta una serie di pericolosi disguidi: una serie di anomalie nei dispositivi elettronici, quali il riavvio continuo dell'obliteratrice e lo sfarfallio dei monitor informativi, e ancora una serie di rumori e vibrazioni in prossimità del posto di guida, sensori che vanno in allarme, allentamenti della carrozzeria e dei cablaggi. E' importante – concludono dalla Fit-Cisl - prestare attenzione al tema, perché la tratta è potenzialmente pericolosa».