«Signor giudice, quella persona con la pistola sparava all'impazzata, i colpi non finivano mai. Noi armati? No, no - ripete - non esiste proprio andare a fare i furti con la pistola. Quando ho sentito i colpi ricordo un'immagine: c'era Salvatore Quindici con le mani alzate e da un braccio grondava sangue».
Antonio Bellobuono, uno dei componenti della banda entrata in azione in via Palermo il 15 ottobre del 2017, ricostruisce le fasi del furto nell'appartamento dell'avvocato Palumbo e dell'omicidio di Domenico Bardi, il ladro ucciso dal figlio del professionista Francesco Palumbo, anche lui avvocato, arrivato nel giardino condominiale una volta scattato l'allarme.
«Ho visto una persona armata, aveva la pistola, ho alzato le braccia e gli ho detto che avrei chiamato Bardi e Quindici che erano nell'appartamento, ricordo che impugnava la pistola e la mano tremava. E chi si muoveva signor giudice...». Bellobuono in aula ha riferito di aver usato «il telefono di lavoro» che in gergo si chiama anche citofono, per contattare Bardi che gli ha risposto e gli ha comunicato l'arrivo un uomo armato. «Gli ho detto che dovevano scendere», poco dopo ha sentito i colpi. La testimonianza di Bellobuono, che aveva il compito di vedetta nella zona del giardino condominiale, è arrivata dopo quella di un altro testimone, complice di Bardi che era nell'appartamento ed era rimasto ferito di striscio dal colpo di arma da fuoco esploso dall'avvocato.
Salvatore Quindici era in collegamento in videoconferenza dal carcere e ha spiegato che quel pomeriggio è stato ferito da due colpi di pistola: uno al braccio e l'altro alla gamba, che gli ha forato la tasca anteriore dei jeans. «Pensavo alla polizia all'inizio, sono sceso dalle scale, dottore' ha sparato otto colpi a me e tre a Bardi - ha aggiunto Quindici quando ha risposto alle domande del pubblico ministero Simona Gentile - ricordo tanti colpi, ha sparato ad altezza d'uomo, sia io che Bardi che Bellobuono eravamo tutti vicini e quando sono sceso dalla scala questa persona ha iniziato a sparare. Io sono sceso per primo, Bardi dopo due o tre secondi».
Un attimo dopo Bellobuono è scappato insieme ad un'altra persona, come ha fatto Bardi. Soltanto una volta che sono rientrati a Napoli hanno capito che era successo qualcosa al complice, come ha aggiunto Quindici.