Che non sarebbe stata una giornata semplice da gestire ieri al Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti lo hanno capito di buon ora: gli accessi Covid si sono registrati subito dopo le 8 quando le prime ambulanze hanno iniziato ad incolonnarsi sulla rampa di accesso del presidio ospedaliero, aprendo nel peggiore dei modi la nuova settimana, quella che secondo le previsioni di virologi ed esperti dovrebbe essere caratterizzata dal picco dei contagi di questa terza ondata.

Intorno alle 11 i mezzi del 118 in attesa con pazienti positivi a bordo, in fila uno dietro l'altro, sono saliti a nove. Ma non è finita lì. Gli accessi sono andati avanti ad un ritmo costante e dopo pranzo è stato raggiunto un nuovo record di ambulanze in coda: ben 15, come non si vedeva dal novembre scorso.
E di conseguenza è salito anche il conto dei ricoverati per Covid: solo al Pronto Soccorso ce ne sono quasi 50, a loro vanno aggiunti quelli curati nel resto dell'ospedale e divisi tra i reparti riconvertiti per il Coronavirus (ex Malattie Infettive, ex Chirurgia, ex Neufrologia, ex Ortopedia, ex Neurologia ed ex Chirurgia vascolare). In totale le persone contagiate che richiedono le cure ospedaliere, attualmente, superano le 170 unità.

La situazione, col passare delle ore, è tornata alla normalità grazie ad una serie di trasferimenti: 11 positivi sono stati trasportati fuori provincia, in ospedali Covid del Lazio (4 al Campus Bio-Medico e 7 in una struttura Covid della Capitale) e questo ha permesso di alleggerire il peso sul Pronto Soccorso del Goretti. Intorno alle 18 di ambulanze in coda se ne contavano soltanto tre, con la situazione ormai tornata ampiamente sotto controllo. Ma il problema potrebbe ripetersi anche oggi così come nei prossimi giorni. Ieri mattina, quando non bastava più neanche la rampa per contenere le ambulanze in coda, la direzione ospedaliera aveva ipotizzato la possibilità di aprire - una volta per tutte - la chiesetta del Ps, ma anche in questa occasione l'utilizzo della struttura svuotata degli arredi sacri è stato rimandato. L'idea, comunque, è quella di usarla - se ce ne sarà bisogno - per accogliere pazienti no Covid che non si trovano in gravi condizioni di salute.

E nei prossimi giorni anche la tensostruttura, ora utilizzata per vaccinare gli over 80, potrebbe cambiare uso: con l'apertura di un nuovo centro vaccinale in via Vittorio Veneto destinato agli anziani, il presidio situato nel parcheggio del Pronto Soccorso diventerebbe idoneo per accogliere i pazienti Covid.