Si è avvalso della facoltà di non rispondere Fausto Castaldi, 65enne ex custode del cimitero comunale di Sezze accusato di diversi reati nell'ambito dell'inchiesta "Omnia 2" che giovedì scorso ha portato all'arresto di 11 persone e alla consegna di ulteriori 15 avvisi di garanzia per i fatti accaduti all'interno del camposanto setino legati ad una ipotizzata compravendita di loculi e cappelle non rispettando il vigente regolamento comunale.

Difeso dai suoi legali Antonio Orlacchio e Cesare Castaldi, l'ex dipendente comunale si è avvalso della facoltà di non rispondere, interrogato dal Gip Giuseppe Cario in videoconferenza tra il tribunale di Latina e il carcere di Velletri dove da giovedì stesso è detenuto. Il giudice per le indagini preliminari, ricevuta una istanza da parte degli avvocati, non è entrato nel merito sulla misura cautelare detentiva in attesa che si convochi l'udienza del Riesame. Castaldi, quindi, resterà detenuto almeno fino alla prossima settimana.

Da Lanciano, invece, è stato ascoltato (sempre in videoconferenza) Maurizio Panfilio, ex responsabile del settore che interessava anche i servizi cimiteriali, accusato dei medesimi reati attribuiti all'altro dipendente del Comune di Sezze. Difeso dal suo legale Renato Archidiacono, ha parlato ed ha spiegato come le procedure fossero in regola, come la scelta delle ditte a cui affidare i lavori fossero a discrezione dei privati che dovevano far effettuare gli interventi sulle tombe, sui loculi e sulle cappelle e, sostanzialmente, ha difeso le sue scelte rispetto ai reati contestati dagli inquirenti. Il legale ha quindi presentato domanda di Riesame, che la prossima settimana potrebbe portare ad un alleggerimento della misura cautelare imposta, considerato che i due ex dipendenti comunali sono in pensione ormai da due anni e oggettivamente ci sarebbero scarse possibilità di reiterare i reati che gli vengono contestati e di inquinare le prove. Oggi, invece, si terranno gli interrogatori di garanzia anche per altri 5 arrestati: Antonio Castaldi (difeso dagli avvocati Orlacchio e Cesare Castaldi), per poi passare a Gianni e Giusino Cerilli (difesi da Italo Montini), Gianluca Ciarlo (difeso da Lidano Valleriani e Orlando Mariani) e Alfredo De Angelis (difeso da Federico Savo).