«A me fa paura il Covid, non il vaccino. Ammetto però di essermi documentata prima di farmi iniettare la dose». Tiziana è insegnante e ieri mattina ha ricevuto la prima somministrazione di AstraZeneca, il farmaco finito nella bufera per alcuni casi di trombosi che hanno colpito persone vaccinate da poco: le iniezioni, sospese dall'Agenzia europea in via precauzionale per quattro giorni, sono riprese sabato scorso.

Nel capoluogo pontino, alla ripresa della campagna, si sono registrate diverse disdette ma allo stesso tempo la gran parte dei prenotati non ha avuto dubbi a vaccinarsi presso il presidio allestito nella sala principale del centro sociale anziani di via Vittorio Veneto. «Ho letto e riletto articoli di studiosi americani– ha aggiunto Tiziana che si è vaccinata intorno alle 11 di ieri mattina – L'AstraZeneca al 100 percento consente di non ammalarsi di Covid in forma grave. Evita l'ospedalizzazione e questo mi basta. A me questo virus fa tanta paura, conosco parecchie persone che lo hanno avuto e alcune di loro sono state malissimo. Qualche giorno fa è stato contagiato un mio caro amico, nato nel 1978, ed è ricoverato. Ho preferito vaccinarmi piuttosto che ammalarmi di Covid. Diciamo che ho voluto correre il rischio degli effetti collaterali se così possiamo chiamarli, un caso di trombosi su milioni di vaccinati è un dato davvero irrisorio. Esistono situazioni particolari e penso che la trombosi post vaccino abbia colpito chi avesse qualche controindicazione».

Dello stesso avviso un'altra insegnante, Fabiana. «Qualche dubbio confesso di averlo avuto dopo i casi di embolie che si sono verificati – ci ha confessato – Ma poi mi sono fatta coraggio. Sono tranquilla, andrà tutto bene. Il mio unico obiettivo è quello di non prendere il Covid».

C'è anche chi non ha esitato neanche un secondo, come Cristina, anche lei docente. «Io sono vaccinista convinta – ci ha raccontato – Il vaccino bisogna farlo perché è l'unico modo per sconfiggere il virus».
Insomma nessun timore presso il centro sociale del capoluogo. «Paura, assolutamente no. Le paure vanno sconfitte proprio come il virus. E il Covid va battuto col vaccino. Vaccinarsi deve essere un obbligo morale per tutti - ha sottolineato Marzia dopo aver ricevuto la propria dose - Non lo si fa solo per se stessi, la considero una responsabilità civile. Prima di me c'era una ragazza che ci stava ripensando, poi si è fatta coraggio e una volta ricevuta la dose ha potuto rilassarsi consapevole che da oggi (ieri, ndr) è più forte del Coronavirus».