Stessa spiaggia, stesso mare, nuovo caos. Con un'indagine in corso su alcune spiagge cedute in convenzione, gli stabilimenti balneari ritenuti non in regola e sequestrati e una nuova acquisizione di atti che sarebbe stata eseguita nei giorni scorsi dalla Guardia costiera del comandante Emilia Denaro relativamente ad altre due concessioni demaniali, non inizia sotto i migliori auspici la seconda stagione estiva in tempi di pandemia a Terracina. Il mondo dei balneari è in subbuglio per l'imminente montaggio dei chioschi e anche il Comune, che deve organizzare la stagione, non deve passarsela bene. I nomi del presidente del Consiglio comunale Gianni Percoco, dell'ex assessore Fabio Minutillo oggi coordinatore cittadino del principale partito di maggioranza, Fratelli d'Italia, e di due funzionari del settore demanio compaiono in un inchiesta in cui si ipotizzano i reati di traffico di influenze, corruzione e abuso d'ufficio. Dove stia andando l'indagine si può solo ipotizzare e per il momento è tutt'altro che conclusa, di certo c'è che riguarda alcune spiagge libere e comunali date in convenzione ai privati tra il 2015 e il 2019 e che in quel periodo di tempo, gli investigatori sospettano siano stati consumati episodi illeciti. Tutti gli indagati si dicono sereni e attendono l'esito delle indagini.

Insieme a Minutillo, assessore al Demanio fino al 6 maggio del 2015, Percoco, delegato al Demanio dal 2016 all'autunno del 2020, rispondono a vario titolo delle stesse ipotesi di reato il dirigente comunale Corrado Costantino, a Terracina dall'estate del 2018, e il funzionario comunale Carlo Sinapi, che è stato Rup nella procedura di affidamento dei lidi nel 2015. Tra i privati, gli imprenditori assegnatari di lidi, Raffaele Graziani e Domenico Ciccarelli, e quelli che ebbero in gestione un servizio di noleggio di ombrelloni. Angelantonio Minotti, deceduto proprio in questi giorni, e Daniele Minotti.

Non è facile ipotizzare attorno a quali episodi gli investigatori ricostruiscano la presunta commissione di illeciti. Favoritismi con le società? Non è dato saperlo, di certo oggi la situazione è un'altra. Il Comune e due società assegnatarie dei lidi sono in contenzioso. Le due convenzioni siglate nel 2015 sono andate avanti fino alla naturale scadenza del 2019, poi nel 2020 quando il Comune, in piena emergenza covid e con le spiagge da gestire, ha deciso di fare nuovi bandi di un solo anno, le società uscenti hanno partecipato ma sono state escluse per carenze nei requisiti, come rilevato dal Rup Corrado Costantino. Su questo pendono diversi ricorsi al Tar.