Damiano Carbonelli e Liliana Grassi, adesso che non ci sono più, faranno sentire molto la loro mancanza. E non la sentiranno soltanto i tre figli, i sei nipoti, la pronipote, ma un po' tutti quelli che li conoscevano e che hanno sempre apprezzato il loro modo di essere: due persone perbene, sempre sorridenti, con un'eleganza d'altri tempi ma che benissimo si adattavano ai tempi moderni. Il Covid-19 se li è portati via a pochi giorni di distanza l'uno dall'altra. La scorsa settima è venuta a mancare Liliana, l'altroieri anche Damiano. Erano entrambi ricoverati al Santa Maria Goretti, sullo stesso piano, nel reparto di chirurgia generale: avevano la polmonite, si erano ammalati il 16 marzo, vale a dire tre giorni prima dell'appuntamento fissato per ricevere la prima dose del vaccino. Una vita trascorsa insieme: 82 anni lui, 83 lei. Sposati dal 1965. Amanti della vita, della famiglia, e di Sabaudia dove si erano trasferiti tanti anni fa. Erano giovanissimi quando il papà di Damiano, l'imprenditore Antonio Carbonelli, decise di lasciare Napoli per venire in terra pontina col fratello Attilio, dove nel 1956 inaugurò la prima latteria di Sabaudia, che in poco tempo divenne uno dei caseifici più importanti dell'agro pontino, da dove si esportavano prodotti locali in tutto il mondo, America compresa. Perché proprio Sabaudia? Antonio Carbonelli frequentava la nostra terra per amore della caccia e si innamorò di Sabaudia, che considerava anche il luogo giusto per creare un futuro per sé e per i propri figli. Damiano e Liliana hanno investito la propria gioventù nel caseificio. Terminata questa esperienza, portata avanti per oltre 30 anni, il loro spirito imprenditoriale - supportato dai figli - li ha spinti a tuffarsi in nuova avventura, quella di uno stabilimento balneare tra le dune: la "Spiaggia", diventato subito un punto di riferimento per gli amanti del mare. E proprio lì amavano passare l'estate intrattenendo i clienti, sempre col sorriso, con la voglia di vivere di chi non ha nessuna intenzione di salutare questa terra. Purtroppo questo maledetto virus non li ha risparmiati. Il destino, però, nella sua crudeltà ha deciso di non lasciarli soli. Damiano non sapeva che Liliana fosse morta, o meglio nessuno aveva avuto il coraggio di dirglielo, ma forse lo aveva avvertito da sé: talmente era forte il legame tra loro. E martedì pomeriggio se ne è andato anche lui. Il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi - con una nota di cordoglio - ha voluto ricordarlo così: «Con la scomparsa di Damiano Carbonelli, vola via un altro pezzo di storia e del tessuto imprenditoriale della città di Sabaudia. Una notizia che colpisce il cuore della nostra comunità che, solo pochi giorni fa, aveva appreso con profonda tristezza la tragica morte della moglie, Liliana Grassi. A nome mio e di tutta l'Amministrazione comunale esprimo il più profondo cordoglio e mi stringo ancor più attorno alla sua famiglia alla quale va tutta la nostra vicinanza».
I funerali di Damiano Carbonelli si svolgeranno oggi alle 11 presso il cimitero di Sabaudia.
Il Covid-19 ha portato via un pezzo di storia del nostro territorio.