"Il Consiglio di Amministrazione della società Autostrade del Lazio, insediato nel mese di novembre, ha preso in mano la situazione, per recepire le indicazioni ministeriali e Regionali sul nuovo progetto della Autostrada Roma Latina e, all'indomani della pronuncia di ottemperanza del Consiglio di Stato, del febbraio 2021 , ha avviato la procedura di revoca della vecchia gara". Lo afferma il presidente di Autostrade del Lazio Luciana Selmi. 

"Tale gara, infatti, mirava a realizzare un tracciato molto più costoso, sia in termini di denaro pubblico, sia di impatto ambientale e pertanto ritenuto non più in linea con gli interessi pubblici. A fronte di tale iniziativa, i ricorrenti, Consorzio Stabile SIS, erano corsi al Consiglio di Stato chiedendo di bloccare la revoca e nominare immediatamente un Commissario ad acta perché costui riprendesse la vecchia gara, senza alcuna modifica.

Il Consiglio di Stato, ritenendo legittimo l'avvio del procedimento di revoca, ha respinto la richiesta cautelare del Consorzio  e con la decisione pubblicata in data di ieri n. 3076 del 14 aprile 2012, ha concesso ad ADL di proseguire il procedimento di revoca dando però un termine, 60 giorni, per completarlo, in luogo del termine più ristretto, di 30 giorni previsto dalla l. 241/1990.

Solo se si dovesse sforare detto termine senza fare nulla, si insedierà il Commissario, Presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti a finire l'iter.

La decisione è stata presa con grande soddisfazione dai vertici ADL che potranno quindi definire autonomamente l'iter iniziato e proseguire nel perseguimento del migliore interesse pubblico a vantaggio della collettività e senza ulteriore spreco di tempo".

Non ci sarà dunque bisogno di commissariare, come spiega anche l'assessore regionale Mauro Alessandri: "non ci sarà nessuna nomina di un commissario ad acta, bensì è riconosciuto che le procedure di revoca del vecchio progetto intraprese da Autostrade del Lazio sono perfettamente in linea con la precedente sentenza.

Nessun insediamento, quindi, di commissario in luogo degli amministratori, i quali potranno concludere il procedimento di revoca entro 60 giorni, termine ben più ampio rispetto ai 30 giorni previsti dalla legge. Solo nel caso, del tutto residuale ed improbabile che AdL resti inerte, tra 60 giorni l'autorità dei trasporti designata dal CdS, arriverà a completare le pratiche.

Nessuno stop per un'opera così importante per il territorio. Si va avanti nel rispetto della sentenza e delle procedure già avviate".

14 aprile 2021 21:26

Nel tortuoso iter di affidamento della realizzazione della Roma Latina irrompe un commissario ad acta che dovrà colmare le lacune ancora aperte di Autostrade per il Lazio. Lo ha deciso la quinta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza pubblicata ieri mattina. Il contenzioso cristallizzato nell'altra sentenza, quella di febbraio scorso, si è dimostrato infatti risolvibile solo attraverso la nomina di un commissario, individuato nel presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (o eventuale suo delegato). Una decisione che inizierà ad avere efficacia tra 60 giorni, termine concesso ad Autostrade per i Lazio per attuare quanto stabilito a febbraio, ossia revocare parte di quanto statuito nella gara originaria e in specie definisca l'iter «in senso favorevole al ricorrente Consorzio stabile Sis».

Bacchettate dai giudici
Scorrere il provvedimento firmato dal Presidente della sezione ed estensore della sentenza, Fabio Franconiero, equivale ad un tuffo nella lentezza burocratica, negli errori e nei ripensamenti che attanagliano la più grande opera pubblica pensata di recente nel centro Italia.
Il ricorso per ottemperanza deciso ieri, all'esito dell'udienza dello scorso 8 aprile, era stato, appunto, depositato dal Consorzio stabile Sis contro Autostrade per il Lazio e Webuild spa (già Salini-Impregilo, e c'era stato l'intervento del Ministero delle Infrastrutture; si chiedeva l'ottemperanza al giudizio già emesso e concernente la procedura ristretta per «l'affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione e gestione del ‘Corridoio intermodale Roma – Latina e collegamento Cisterna –Valmontone, cosiddetta autostrada Pontina».
per comprendere come si sia arrivati ad un simile pasticcio e alla necessità di nominare un commissario ad acta bisogna tornare a quanto statuito a febbraio quando sempre i giudici del Consiglio di Stato avevano dovuto chiarire che le modifiche introdotte, nell'autunno 2020, nel progetto non potevano e non dovevano incidere sull'ottemperanza che ha riguardato l'affidamento del precedente progetto.

di: La Redazione