La notizia della chiusura di strada Macchia Grande, tra la statale Pontina e Borgo Santa Maria quindi al confine tra i comuni di Latina e Cisterna, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, prima di tutto per i residenti di una vasta area che comprende anche Borgo Bainsizza, ma anche per i tanti automobilisti che quotidianamente percorrono quel tratto della strada provinciale Ninfina. Proprio l'ente di via Costa, gestore dell'arteria di collegamento, ha dovuto disporre la chiusura del ponte che attraversa il canale "della Speranza" che presenta evidenti fratture della struttura portante e quindi dovrà essere sottoposto a scrupolose verifiche statiche. La durata dell'interdizione del tratto, ovviamente, è rapportata ai danni strutturali e quindi ai lavori di consolidamento che saranno necessari una volta terminate le valutazioni tecniche.

La decisione che ha portato alla chiusura di strada Macchia Grande, è maturata nell'ambito di un più ampio lavoro di monitoraggio dei tanti ponti, più o meno grandi, che consentono l'attraversamento dei canali di bonifica. Strutture che risalgono al periodo della bonifica e in molti casi non sono stati sottoposti a lavori adeguati di manutenzione che potessero consentire la conservazione dei livelli di stabilità originali. Insomma, per troppi anni gli amministratori locali e gli uffici tecnici non si sono posti il problema di andare a verificare la conservazione delle opere portanti e in troppi casi il cemento ha iniziato a sgretolarsi, mostrando pericolosamente le armature interne.

Le ultime amministrazioni si sono dimostrate più attente alla verifica del patrimonio viario della provincia ed è stato promosso un Accordo quadro per le indagini strutturali dei ponti a partire dall'anno 2019. Un progetto imponente che ha interessato le arterie stradali più importanti e trafficate, come appunto quella denominata Ninfina II, ossia la fettuccia d'asfalto che dalla statale Appia porta diritta fino al lido fiancheggiando l'ex centrale nucleare e concludersi all'altezza del poligono militare tra Valmontorio e Foce Verde. Tratto nel quale ci sono diversi attraversamenti di canali, come quello interdetto dalla Provincia con l'ordinanza numero 13 emessa martedì: in realtà si tratta di uno dei ponti, lungo strada Macchia Grande, che mantengono il livello della strada, sebbene lo sbalzo del canale sottostante sia notevole. L'interdizione si è resa necessaria perché alcuni dei pilastri portanti mostrano crepe e non è chiaro quanto siano profonde, ovvero quanto possano incidere sulla tenuta del ponte.

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