Una porzione del promontorio di San Felice Circeo è in vendita, tramite un'agenzia immobiliare, a 300mila euro. L'annuncio ha catturato anche l'attenzione del Partito Democratico, con il consigliere regionale Enrico Forte che nei giorni scorsi ha presentato una mozione chiedendo alla Regione di attivarsi per acquistare il lotto trasferendone poi la gestione all'Ente Parco nazionale del Circeo.

La procedura di vendita si riferisce a un'area, comprendente parte di Quarto Caldo e di Quarto Freddo, che si estende per circa 199,5 ettari. Nell'annuncio si legge il riferimento a possibili offerte da parte di «ditte o industrie che si occupano del taglio e della rivendita della legna, poiché circa 110 ettari sono occupati da "bosco produttivo"». Nel presentare i fatti alla Regione, il consigliere Enrico Forte evidenzia come il lotto sia ricompreso all'interno dell'area protetta del Parco nazionale del Circeo, essendo dunque di grande pregio ambientale. A ciò si aggiunge anche la presenza di aree di rilevanza storico-archeologica.

In particolare, per quanto riguarda la valenza ambientale, si menziona la presenza di palme nane, elicrisi, euforbie e Centaurea Cineraria Circei, una sottospecie presente solamente in questa zona. Proprio al fine di valorizzare queste peculiarità e l'intera area, di recente è stato approvato il progetto "Sentiero dei Parchi", che coinvolge l'Ente Parco e il Comune di San Felice e che prevede un investimento (circa 120mila euro) per sistemare una serie di sentieri compreso il n. 750, che conduce verso il Picco di Circe. «Oltre alle cisterne e ai resti di ville romane, in parte ancora da studiare, il lotto – si legge nella mozione di Enrico Forte – comprende anche la vetta del monte Circeo». Vetta sulla quale si innalzava il cosiddetto Tempio di Circe. Segno, insomma, dell'importanza del promontorio anche dal punto di vista storico-archeologico.

«È assolutamente necessario garantire e mantenere l'uso pubblico dell'area – dice il consigliere regionale del Pd – oggetto della vendita». Per questo motivo la decisione di presentare una mozione con cui si propone di impegnare la Regione «a intervenire nella vendita dell'area indicata anche con propri fondi al fine di preservare i beni ambientali e archeologici presenti, nonché la pubblica disponibilità e l'accesso da parte dei cittadini e affidare, una volta venutane in possesso, la gestione e la disciplina della fruizione all'Ente Parco nazionale del Circeo tramite apposita convenzione».