La villetta di via Moncenisio in cui vive la famiglia di Giuseppe Romolo Di Silvio è abusiva e dovrà essere demolita. Lo ha stabilito l'Ufficio Antiabusivismo del Comune di Latina a margine di un controllo effettuato dalla Polizia Locale nell'abitazione del 55enne considerato il punto di riferimento di una delle famiglie più influenti del clan di Campo Boario, tuttora detenuto per l'omicidio di Fabio Buonamano e per l'escalation di vendette sanguinarie e ritorsioni consumate nel 2010 al culmine dell'alleanza tra Di Silvio e Ciarelli.
L'operazione condotta dal Nucleo di polizia edilizia della Locale, con informativa finale datata 8 febbraio, ha un forte valore simbolico perché quella di via Moncenisio, nella zona più vicina a Campo Boario del quartiere R10 Gionchetto, era una vera e propria roccaforte, considerata inespugnabile fino a poco tempo fa. La realizzazione della casa e il suo arredamento in maniera appariscente, con tanto di statue di leoni davanti al portone d'ingresso, in qualche maniera testimoniava il potere espresso da Romolo Di Silvio e la sua capacità di restare impunito per quasi vent'anni.
Come si legge nell'atto numero 87 con cui il dirigente del Servizio Politiche di Gestione e Assetto del Territorio ieri ha formalmente ordinato la demolizione degli abusi edilizi, l'abitazione situata in fondo a via Moncenisio è stata realizzata in assenza del necessario permesso a costruire. Nello specifico l'ufficio tecnico comunale, intervenuto con la Polizia Locale per i riscontri urbanistici, contesta la presenza di un immobile di 140 metri quadrati, una tettoia annessa per altri 50 metri quadri e la recinzione in muratura che circonda quasi interamente la proprietà. Inoltre viene contestata la realizzazione di un'ulteriore tettoia in metallo sul lotto di terreno adiacente che copre una superficie di 270 metriquadri.
La casa sorge sulla particella catastale numero 239 del foglio 139, un'area acquistata nel 1998 dalla moglie di Romolo, ossia Maria Cristina Di Silvio che quindi è stata indagata per reati in materia di abusivismo edilizio ed è destinataria dell'ordinanza di demolizione. Oltretutto i tecnici comunali hanno accertato che l'immobile è stato edificato, irregolarmente, in area sottoposta a una serie di vincoli perché situata nella fascia di rispetto del Canale delle Acque Medie e per di più in zona a rischio idrogeologico.
DA NON PERDERE!
Tutti gli approfondimenti su questo argomento sono disponibili nell'edizione odierna, in edicola o nella versione digitale di Latina Oggi.
EDICOLA DIGITALE: Approfitta dell'offerta, un mese a soli € 0.99