Scarabeo è una delle primissime operazioni portata a termine con il sistema di intercettazione Trojan, una novità in assoluto per le indagini in provincia di Latina. Proprio le intercettazioni sono state al centro ieri pomeriggio al Collegio Penale nel corso del processo, delle eccezioni sollevate dal collegio difensivo degli imputati che sono comparsi davanti al presidente Gian Luca Soana. Gli avvocati hanno puntato sull'inutilizzabilità delle conversazioni che sono state registrate dai carabinieri del Nucleo Investigativo e che rappresentano un elemento di primo piano nell'inchiesta. Oltre a quelle tradizionali infatti gli inquirenti hanno adottato il nuovo sistema informatico per captare le conversazioni.
Il collegio penale alla fine si è riservato sulla richiesta delle difese e in aula si tornerà il prossimo 14 maggio quando è prevista l'audizione di otto testimoni e il processo in questo modo entra direttamente nel vivo.
C'è da sottolineare che nell'udienza di ieri si sono costituiti parte civile il Comune di Latina e poi la Findomestic, la United Bank, la Deutsche Bank.
Sul banco degli imputati ci sono: Francesco Santangelo, dipendente della Procura, Marco Scarselletti, Giorgio Vidali. Marco Capoccetta e Giuseppe Cotugno. Le indagini erano scattate dopo una fuga di notizie su alcune operazioni di sgombero in via Bruxelles a Latina al Colosseo e avevano portato sulla strada dei prestiti. Alcuni imputati infatti – secondo quanto contestato dai pubblici ministeri Valentina Giammaria e Claudio De Lazzaro – hanno individuato persone a cui era negato l'accesso al credito e offrivano delle consulenze: pensavano a contraffare i documenti per forzare il prestito. Oltre al vincolo associativo viene contestata anche la truffa aggravata, la falsità materiale, la contraffazione oltre alla rivelazione di segreti d'ufficio e la corruzione. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Gaetano Marino, Angelo Farau Leonardo Palombi, Giuseppe Napoleone, Gianfranco Testa, Calogero Nobile.