La pista della droga dietro alle intimidazioni. L'attività investigativa attorno agli episodi che da circa due mesi stanno causando inquietudine tra i cittadini fondani ha preso una direzione ben precisa, pur procedendo nel massimo riserbo.

Il sospetto è che dietro alle azioni esplosive e a quelle incendiarie possano esserci dei messaggi ben precisi, degli avvertimenti, tra contrapposti schieramenti che si contendono la gestione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli ultimi due episodi relativi ad esplosioni causate da ordigni rudimentali, le "bombe carta" esplose in via Salvemini e in una traversa di via Appia lato Itri, sarebbero dei "messaggi indiretti" indirizzati a persone differenti dai proprietari delle vetture, che risultano essere dei congiunti di Paolo Francesco Petrillo e Armando Ciccone.

I due furono arrestati nel mese di gennaio, a ridosso dell'Epifania, nel corso di un'importante operazione anti-droga messa in campo dai carabinieri di Fondi e dalla Compagnia di Terracina. Ciccone fu trovato in possesso di sedici panetti di hashish, per un peso complessivo di un chilo e mezzo di stupefacente, mentre Petrillo di circa 266 grammi di cocaina. 

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