Documenti contraffatti per chiedere carte di identità o certificazioni di residenza. Il giro è stato scoperto dai carabinieri di San Felice Circeo, allertati dagli uffici del Comune che si sono insospettiti in seguito a diverse istanze presentate da cittadini stranieri contenenti degli atti apparentemente falsificati.
I militari dell'Arma della Stazione, diretti dal luogotenente Antonio Mancini, sotto il coordinamento della Compagnia di Terracina guidata dal capitano Francesco Vivona, hanno immediatamente avviato una mirata attività info-investigativa che nei giorni scorsi è culminata con l'esecuzione di un decreto di perquisizione a carico di due cittadini stranieri, K.R. del '63 e K.R. di 21 anni, entrambi indagati per ricettazione in concorso.
I sospetti che gli uffici del Comune hanno rappresentato ai carabinieri si sono infatti rivelati fondati. La perquisizione svolta a carico dei due, entrambi di professione commercianti, ha infatti portato i militari dell'Arma a sequestrare diversi documenti. Parliamo di contratti di locazione, dichiarazioni di residenza e altre certificazioni. Documenti che, come è stato appurato in seguito agli accertamenti che sono stati svolti, erano stati contraffatti. I carabinieri hanno sequestrato anche altro materiale che è oggetto di ulteriori approfondimenti per valutare se sia falsificato anch'esso o no.
Secondo quanto trapelato, i due indagati farebbero da intermediari consegnando questi documenti a dei loro connazionali dietro il pagamento di somme che a quanto pare oscillerebbero attorno ai tremila euro. Gli "acquirenti", almeno in alcuni casi, sembra che fossero ignari della provenienza illecita di quegli atti.
L'attività investigativa ovviamente prosegue per cercare di ricostruire l'intera "filiera" della contraffazione risalendo anche agli autori materiali della falsificazione dei documenti, parte dei quali è stata presentata al Comune di San Felice e i cui uffici si sono accorti del "trucco", per chiedere il rilascio di carte d'identità, certificati di residenza e atti analoghi. Resta da capire se lo stratagemma possa essere stato utilizzato anche per presentare delle pratiche presso uffici municipali di altri Comuni o se invece il "giro" riguardi solo San Felice. Gli accertamenti vanno avanti.