Quando gli altri senzatetto si sono accorti che non si alzava dal letto ed era ormai ora di lasciare il dormitorio, sono andati per spronarlo, ma si sono subito accorti che il suo corpo giaceva senza vita sotto le coperte. È stato scoperto così, ieri mattina, il decesso di Raffaele A., cinquantenne originario di Terracina ma da molti anni trapiantato a Latina.
È scattata subito la segnalazione alla centrale operativa del 118, ma i soccorritori dell'ambulanza intervenuti non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. A quel punto, sono stati necessari gli accertamenti di polizia per fugare una serie di dubbi sulle circostanze che hanno portato alla morte, avvenuta in un letto della struttura di viale XXIV Maggio. Riscontri che hanno portato all'esclusione dei possibili sospetti maturati in un primo momento, a vantaggio di un responso inequivocabile: il cinquantenne è stato stroncato da un malore.
Il corpo esanime dell'uomo non presentava segni di violenza, ma i possibili dubbi erano legati alla sua tossicodipendenza, una scelta di vita che lo aveva portato a vivere di espedienti e finire nel dormitorio, quello invernale che sta ospitando i senzatetto in maniera stabile dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Dubbi, quelli sulle ultime ore di vita del cinquantenne, alimentati dalla presenza di medicinali come il metadone nelle sue tasche e una siringa ancora inutilizzata: è stato comunque escluso che l'uomo avesse consumato droghe o altre sostanze nocive, tantomeno un mix di queste, prima di recarsi nel dormitorio e lo stato in cui è stato trovato il corpo lascia pensare al malore quale cause del decesso.
I poliziotti della Squadra Volante intervenuti per gli accertamenti del caso hanno ascoltato anche il senzatetto che ha fatto la scoperta e uno degli operatori sociali che ieri erano di servizio. Una volta portati a termine i riscontri, la salma è stata messa a disposizione dei familiari per le esequie.