Ancora non è stata accertata nemmeno una volta ma è come se fosse già tra noi. E infatti si potrebbe parlare, senza tema di smentita, di vera e propria "sindrome da variante indiana". Non c'è, almeno per il momento nella nostra provincia è così, eppure è come se tutti ne avvertissero la presenza. Questo, in un certo senso, può apparire anche legittimo quando si vive in un territorio in cui è radicata la seconda comunità sikh più numerosa d'Italia dall'alto dei suoi 15mila esponenti, mentre quello che è meno legittimo è il voler trovare il "fantasma" ad ogni costo, col rischio di puntare il dito contro ogni esponente indiano, contro un'intera comunità. Ad esserci di sicuro anche da noi, invece, è la variante inglese del Covid-19 che, come abbiamo più volte ripetuto per via del numero di contagi che sta facendo registrare, è ormai il vero volto del nuovo Coronavirus. Lei sì che c'è e avanza a suon di casi: ieri 157 quelli annunciati dalla Asl di Latina (al netto di 1.456 tamponi molecolari effettuati) che, nel consueto bollettino quotidiano dell'emergenza, ha pure aggiunto una vittima (un paziente residente nel capoluogo pontino) nell'elenco dei deceduti oltre a 12 ricoveri, 159 guarigioni e 2.284 vaccinazioni.
Asl che, nel frattempo e in stretta collaborazione con la Prefettura e le altre istituzioni, sta continuando ad inviare i tamponi eseguiti nella comunità indiana all'Istituto Spallanzani di Roma proprio per capire se ce ne sia qualcuno col "marchio" della variante indiana. Il "marchio" della mutazione inglese, questo è fuor di dubbio, è stato riscontrato ieri in otto sikh che lavorano in un'azienda agricola di Terracina e per questo è subito scattato il protocollo sanitario per circoscrivere il contagio e risalire ai contatti delle persone positive. Così come prosegue la ricerca dei circa 300 indiani arrivati dall'India nelle ultime due settimane.
Intanto oggi, come era stato preannunciato dal sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, la frazione di Bella Farnia sarà teatro di uno "screening di popolazione" dalle 8 alle 20 e fino al termine delle operazioni con protagonisti proprio gli indiani. Il primo cittadino, con un'ordinanza, ha istituito il divieto di sosta con rimozione, escluso mezzi autorizzati, nel piazzale di Largo Russia, all'interno del Consorzio Bella Farnia Mare.