Dopo Bella Farnia un'altra frazione provinciale, suo malgrado, sta per finire sotto i riflettori mediatici. Da Sabaudia, infatti, si passa a Borgo Hermada e dunque a Terracina, dove questa mattina, a partire dalle 9.30, l'attenzione degli operatori sanitari della Asl di Latina, delle forze dell'ordine e della stampa sarà concentrata sullo screening di massa in programma nella ex Delegazione di piazza IV Novembre, vale a dire la sede del borgo che era già stata scelta dal Comune di Terracina come seconda sede, dopo l'ospedale "Alfredo Fiorini", per l'effettuazione dei tamponi e dei vaccini.
Un secondo monitoraggio a tappeto che, inutile girarci intorno, sarà soprattutto incentrato su un'altra delle comunità indiane più numerose radicate nella nostra provincia. E anche questa caratterizzata, in gran parte, da braccianti agricoli. Così come non è un mistero che tra i 500 tamponi previsti si tema l'individuazione di quella variante indiana che, al momento, non è mai stata accertata sul territorio pontino, a differenza della mutazione inglese che è ormai ampiamente diffusa ovunque. Come noto, gli addetti ai lavori sanno che la variante indiana può essere sbarcata soltanto "seguendo" quanti sono arrivati in Italia direttamente dall'India, ma anche dal Bangladesh, in quest'ultimo periodo, e per questo, oltre agli screening che si stanno succedendo, le istituzioni proseguono nella ricerca dei circa 300 asiatici (un migliaio quelli giunti in Italia nelle ultime settimane) che sono arrivati in provincia tra regolari e irregolari.
Il Comune di Terracina ha già fatto sapere che il sindaco Roberta Tintari sarà presente a Borgo Hermada per seguire la situazione insieme alle maggiori testate giornalistiche nazionali e locali. Lo stesso primo cittadino aveva anche preannunciato, nelle scorse ore, che è stata individuata la struttura che ospiterà gli eventuali positivi dello screening odierno: si tratta dell'Hotel River, lo stesso albergo che a novembre mise a disposizione del Comune diverse stanze come "hotel Covid" e che, anche per questa occasione, sta cercando di trovare un accordo con l'amministrazione comunale sulle stanze, delle cento a disposizione, da dedicare all'emergenza sanitaria. Più ne serviranno e più la proprietà potrà rientrare delle spese.
Nel frattempo, a Bella Farnia, che è zona rossa per il contenimento del rischio di diffusione del virus, è stato istituito con un'ordinanza ad hoc il divieto di accesso e di uscita, mediante l'installazione a chiusura di barriere tipo new jersey nei seguenti varchi: via Diversivo Nocchia incrocio Largo Russia e via Diversivo Nocchia incrocio via Australia.