In questa infinita emergenza sanitaria dovuta al Sars-CoV-2 se ne sono scritte e sentite tante di storie, spesso anche curiose se non addirittura paradossali. La gran parte di quest'ultime si sono cominciate a diffondere soprattutto dopo l'inizio della campagna di vaccinazione e non certo a caso, visto che la corsa all'immunizzazione ha fatto registrare degli episodi, più o meno incresciosi, da parte di chi ha voluto trovare una "via preferenziale" per arrivare prima al farmaco anche non avendone diritto. E dunque fregandosene delle fasce di età più fragili. Di certo quella che è salita ieri alla ribalta delle cronache provinciali è proprio una di queste. E' arrivata da Formia, dove una badante di 59 anni, nativa di Napoli, si è fatta vaccinare al posto dell'anziana di 93 anni che assiste - o forse è ormai il caso di dire che "assisteva" - e per questo è stata denunciata dai carabinieri della Compagnia di Formia, coordinati dal Capitano Michele Pascale, con l'accusa di sostituzione di persona.
La donna, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, ha raggirato il personale del centro vaccinale "Covid-19" presentandosi al posto dell'anziana e riuscendo ad ottenere la somministrazione. Non ha fatto però i conti con la prenotazione che aveva con sé: dopo aver effettuato l'iniezione, infatti, gli operatori sanitari hanno provveduto a registrare ed archiviare l'avvenuta vaccinazione scoprendo il raggiro. Non era certo lei la 93enne che si era prenotata per la vaccinazione. Ci hanno pensato allora i carabinieri ad indagare sulla vicenda e a rintracciare la badante. Che ha voluto prendersi gioco di tutti, di fatto inutilmente, visto che avrebbe avuto anche lei diritto immediato alla dose proprio per il lavoro di assistenza all'anziana.