Non riusciva a darsi pace della fine della relazione con una vicina di casa. Era stato un flirt - in base a quanto ricostruito dagli investigatori - e lui una volta che il rapporto era terminato si era trasformato in uno stalker con una serie di atti persecutori che hanno costretto la parte offesa a cambiare le sue abitudini di vita e in una circostanza le aveva palpeggiato il sedere.
Con l'accusa di stalking e anche di violenza sessuale, il giudice Mario La Risa ha rinviato a giudizio ieri pomeriggio un operaio di 35 anni residente a Latina, D.M., queste le sue iniziali, difeso dall'avvocato Amleto Coronella, che sarà processato dal Tribunale di Latina per dei fatti avvenuti nel 2020. L'imputato era stato sottoposto anche ad un divieto di avvicinamento della parte offesa che viveva a pochi metri dalla sua abitazione e che era stato richiesto dal pm Simona Gentile e firmato dal giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota. Ieri si è svolta l'udienza preliminare dal gup, la donna rappresentata dall'avvocato Benvenuti si è costituita parte civile nel processo. C'è da sottolineare che rispetto al passato sono in netto aumento i casi di stalking.
Anche in questo caso le denunce rispetto al passato sono in aumento, a testimonianza della maggiore consapevolezza da parte delle vittime.