C'è ancora troppa plastica nelle spiagge. A riportare tutti con i piedi per terra, a pochi giorni dalla consegna delle Bandiere Blu a nove Comuni della provincia di Latina, ci ha pensato Legambiente, con i dati contenuti nell'indagine Beach Litter 2021, pubblicati dall'associazione del Cigno Verde, alla vigilia della campagna di pulizia del litorale "Spiagge e Fondali Puliti 2021".
L'indagine in questione, che ha interessato l'intera Nazione, ha impegnato l'associazione nel monitoraggio di ben 15.800 metri quadrati di spiagge soltanto nel Lazio. Si tratta, nello specifico, di tre spiagge pontine (Capratica a Fondi, spiaggia di Levante a Terracina e la foce del Rio Santa Croce a Gianola di Formia) e due romane (la spiaggia della Riserva di Tor Caldara ad Anzio e la spiaggia libera Blu di Ostia). Tra i materiali rinvenuti la plastica è al primo posto, all'86,5% del totale dei rifiuti analizzati, seguita da metallo (3,4%), vetro/ceramica (2,8%), carta/cartone (2,8%). Le altre categorie rappresentano in totale il restante 4,5%. Tra gli oggetti maggiormente trovati invece ci sono ai primi 5 posti: pezzi di plastica tra 2,5 e 50 centimetri con il 24,8%, seguiti da tappi e coperchi che sono l'8%, cotton fioc il 7,7%, pezzi di polistirolo il 7% e mozziconi di sigaretta il 5,9%.

Entrando nello specifico, a Terracina, il circolo Legambiente Terracina - Pisco Montano ha setacciato 5.000 metri quadrati di spiaggia, ritrovando 1.412 rifiuti, di cui ben 1.193 unità (l'84%) di plastica. A Fondi, il Circolo Intercomunale Luigi Di Biasio ha monitorato 2.000 metri quadrati, trovando 471 rifiuti, 435 dei quali (il 92%) era fatto di plastica. A Formia, il Circolo Verde Azzurro Sud Pontino - Progetto Policoro Arcidiocesi di Gaeta, ha esaminato un'area di 3.000 metri quadrati, portando alla luce 439 rifiuti, tutti di plastica.
Più contenuta l'area monitorata ad Anzio da "Le Rondini", che hanno concentrato la loro azione nei 1.300 metri quadrati a disposizione, trovando però ben 778 rifiuti, dei quali 682 (l'88%) erano di plastica. Ad Ostia, su 4.500 metri quadrati, ne sono stati trovati di meno (776, 595 dei quali di plastica).

«I rifiuti, e in particolare quelli in plastica, sui nostri litorali - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - continuano a rappresentare per gli ecosistemi un problema enorme, intorno al quale bisogna costruire una grande risposta fatta di azioni di volontariato, politiche a tutela delle acque, forti interventi amministrativi e legislativi, per cambiare in meglio le modalità di raccolta, aumentare l'uso di bioplastiche, mettere in campo scelte coraggioso come per esempio il divieto di fumo in spiaggia. Nel Lazio l'impagabile ruolo dei volontari continua e continuerà ad essere forte e lo ritroveremo in questo fine settimana, e al suo fianco già oggi ci sono esperienze positive di primissimo piano sul panorama mondiale che vanno promosse, valorizzate ed estese. Ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato e continuano a farlo per la realizzazione di queste straordinarie esperienze e tutti quei volontari che collaboreranno con noi e con i nostri circoli».