Sale a 20 il numero degli indagati per l'omicidio di Romeo Bondanese, avvenuto lo scorso 16 febbraio a Formia. Per gli inquirenti tutti i ragazzi che hanno partecipato alla rissa sono ora indagati con l'accusa di rissa aggravata, sia il gruppo di ragazzi di Formia dunque, di cui faceva parte Romeo Bondanese, accoltellato a morte, quanto quello di Casapulla di cui faceva parte il suo presunto aggressore, accusato di omicidio preterintenzionale e successivamente arrestato. Il 24 febbraio scorso il gip del Tribunale per i Minorenni di Roma, aveva indagato per lo stesso reato, il cugino della vittima, rappresentato dal legale Vincenzo Macari, anche lui ferito dal presunto aggressore, e dimesso dopo un delicato intervento al muscolo quadricipite che gli ha procurato 15 punti interni e 15 esterni. Una ferita molto profonda quella del ragazzo, che ha interessato una zona della gamba compresa tra il gluteo e parte rilevante della coscia.

A distanza di oltre quattro mesi dall'omicidio, le indagini del commissariato vanno avanti e, per rissa, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Roma, Maria Perna, ha indagato venti giovani. Per il delitto invece, resta al momento indagato solo Camillo B., ma gli accertamenti non sono ancora conclusi. Il presunto accoltellatore, che con un solo fendente mortale avrebbe reciso l'arteria femorale del 17enne formiano, come stabilito dall'esame autoptico sul corpo del ragazzo, resta attualmente ai domiciliari. Il gip della Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Roma, ha predisposto il provvedimento per il giovane, difeso dagli avvocati Luigi Tecchia e Giuseppe Biondi del Foro di Napoli, in misura cautelare gli arresti domiciliari nell'abitazione dei genitori. L'imputazione a cui è stato ascritto l'omicidio è quella di preterintenzionale e lesioni gravissime, ai danni del cugino della vittima. Si attende ancora l'esito dell'esame tossicologico richiesto alla dottoressa del Policlinico Gemelli Sabina Strano Rossi. L'obiettivo sarà quello di poter verificare se i partecipanti alla rissa, o le stesse vittime dell'aggressione della sera di martedì grasso, presso il piazzale prospiciente il ponte Tallini di Formia, abbiano assunto o meno sostanze stupefacenti prima dei fatti.