«Il suo appuntamento per la seconda somministrazione col vaccino AstraZeneca può essere anticipato, se lo desidera, fino al 56esimo giorno dalla prima inoculazione, sempre con vaccino AstraZeneca. Per confermare risponda da questo cellulare entro e non oltre le 24 ore dalla ricezione del presente messaggio. Nel caso di conferma riceverà un sms con il nuovo appuntamento entro pochi giorni. In caso di non risposta resterà valido l'appuntamento in essere. La ringraziamo per la disponibilità». Questo il testo dei messaggi che la Regione Lazio ha iniziato ad inviare a tutti coloro che hanno fatto la prima dose col vaccino di Oxford e devono ancora fare la seconda (è stata ampliata a 48 ore la possibilità di dare conferma dell'anticipo della vaccinazione). Adesso è possibile fare il richiamo, previsto inizialmente a 10-12 settimane, a soli 55 giorni. Seconda dose anticipata per tutti, vale a dire sia per gli over 60 sia per le persone sotto i 60 anni. Ma con una differenza: gli ultrasessantenni devono soltanto accettare di anticipare il richiamo, gli under invece devono prima rifiutare il mix. In questo secondo caso stiamo parlando di chi è stato vaccinato negli open day quando il farmaco anglo-svedese era previsto anche per i giovani.
E' bene ricordare che dopo il divieto dell'Aifa di somministrare l'AstraZeneca agli under 60, per tutti coloro che hanno ricevuto l'iniezione col preparato anglo-svedese è obbligatoria la seconda dose Pfizer o Moderna, salvo la firma del consenso informato che permette di farsi somministrare AstraZeneca anche come seconda dose avendo meno di 60 anni. E proprio chi accetta di non fare la vaccinazione eterologa potrà chiudere prima il proprio ciclo vaccinale. L'obiettivo della Regione Lazio è quello di immunizzare il maggior numero possibile di persone entro l'8 agosto, data indicata dall' assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato come termine ultimo per dare un'inversione di marcia alla campagna vaccinale, col progressivo processo di chiusura degli hub per dirottare, a poco a poco, tutte le vaccinazioni negli studi dei medici di base e nelle farmacie.
Nel Lazio, per adesso, in 8mila hanno già confermato l'anticipazione del richiamo al 56esimo giorno dalla prima dose. «La variante Delta è sicuramente una variante più veloce, come incidenza ma si combatte aumentando la vaccinazione, con tutti i vaccini disponibili», ha aggiunto l'assessore invitando tutti ad accettare l'anticipo del richiamo AstraZeneca.