Lunedì prossimo sarà la data decisiva per la firma del protocollo che servirà a salvare la stagione estiva, ma i punti fondamentali sono stati definiti, a grandi linee, nella riunione svolta ieri pomeriggio in Prefettura, alla quale hanno partecipato (in video conferenza) Presidente della Provincia, Questore, Comandante dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, il direttore generale e il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Antonio Sabatucci, e i sindaci di tutti i cosiddetti Comuni rivieraschi (Latina, Terracina, Fondi, Formia, Gaeta, Sabaudia, Minturno, San Felice Circeo, Ponza, Sperlonga e Ventotene).
Due le linee guida. Il primo punto proposto dalla Asl, gradito al Prefetto e condiviso da tutti i primi cittadini: ogni struttura ricettiva (e quindi alberghi, campeggi, B&B) dovrà avere un proprio referente Covid, vale a dire una persona incaricata di comunicare alla Asl (tramite un apposito contatto telefonico) la presenza di qualsiasi situazione da attenzionare. In poche parole seguendo l'identico sistema adottato per le scuole. Lunedì al nuovo incontro in Prefettura parteciperanno anche le associazioni di categoria (Federalberghi, Asshotel, Confesercenti) che dovranno garantire la massima collaborazione.
L'altro punto affrontato e definito ieri riguarda l'orario di chiusura dei locali: serrande abbassate alle ore 3. Tutti d'accordo o quasi. Qualche sindaco avrebbe preferito fissare lo stop alla movida per le ore 2 ma, poi, ha preferito attenersi alla decisione della maggioranza perché è meglio chiudere tutti allo stesso orario piuttosto che farlo prima rispetto agli altri rischiando poi che i propri giovani si trasferiscano nelle città limitrofi.
Dubbi, invece, sulla questione della possibilità di ordinare l'uso delle mascherine anche all'aperto dove non fosse possibile far rispettare il distanziamento. C'è una disposizione ministeriale che stabilisce l'obbligo soltanto al chiuso, e per adesso la situazione dovrebbe restare questa. Naturalmente si chiederà anche la massima collaborazione ai titolari di pub e ristoranti che, nelle zone di maggior affluenza, dovranno garantire il rispetto delle regole. Il protocollo prevede anche un massiccio impiego di forze dell'ordine e di appositi steward che dovranno vigilare affinché venga mantenuto un corretto comportamento da parte di tutti.