La zona dei pub è tornata a fare da scenario, sabato notte, a un episodio di violenza che potrebbe nascondere qualcosa di più della sola follia alimentata dai fumi dell'alcol, visto che a subire l'aggressione sono stati tre operatori della sicurezza privata bersagliati da un gruppo di circa otto giovani che non ne volevano sapere di calmarsi e abbassare la voce a tarda notte, quando era ormai prossima la chiusura dei locali notturni. Nella realtà dei fatti è stata una reazione sfrontata, a quanto sembra capeggiata da un volto noto alle forze dell'ordine, già finito in passato al centro di episodi di violenza: del caso si stanno occupando gli investigatori della Polizia, sia per identificare i protagonisti della zuffa, ma anche e soprattutto per capire se l'episodio possa essere strumentale, come sembra, per alimentare strategie criminali connesse agli affari che i sodalizi emergenti si contendono nel mondo dei giovani frequentatori della movida.
I fatti si sono registrati intorno alle in via Neghelli, a metà strada del primo tratto compreso tra gli incroci con viale Cesare Battisti e via Lago Ascianghi. Stando alle prime testimonianze raccolte dalle forze di polizia, la scintilla sarebbe scattata quando gli addetti alla sicurezza impiegati dagli esercenti per la gestione dei flussi di clienti, hanno avvicinato un gruppo di giovani per invitarli a moderare i toni perché urlavano tra loro, fregandosene dell'ora tarda: un'interferenza che, visto come sono poi andate le cose, è stata vissuta come un affronto. Infatti quando si sono visti richiamare all'ordine, i giovani "disturbatori" hanno subito affrontato i buttafuori a muso duro, ma dalle parole ai fatti il passo è stato fin troppo breve e in pochi secondi è scattato il parapiglia, con i tre operatori della vigilanza non armata che sono stati aggrediti da almeno sette o forse otto ragazzi e hanno cercato di difendersi come potevano.