Continua a far discutere la posizione assunta negli ultimi giorni dalla Provincia di Latina sul progetto presentato dalla Paguro, che prevede la bonifica del sito inquinato da ignoti in via Savuto e la realizzazione (nella stessa area) di una discarica da 660 mila metri cubi. Il parere tecnico favorevole relativo alle opere idrauliche ha suscitato la rabbia dei comitati e delle associazioni che si battono contro la discarica, soprattutto perché nel 2017 la Provincia di Latina si espresse negativamente sul progetto presentato dalla società controllata dalla Rida Ambiente. Associazioni che oggi si chiedono quale sia la "reale" posizione dell'amministrazione provinciale: al momento nulla sembra ancora definito visto che gli stessi tecnici, nella conferenza dei servizi di 10 giorni fa, hanno precisato che la loro posizione è stata resa: "fatta salva la considerazione che sarà riservata alle osservazioni formulate dagli organi politici della Provincia".

Una frase che lascia intendere che, oltre a quello tecnico, verrà rilasciato un parere politico. Ma rispetto al 2017 cosa è cambiato? A chiederselo sono Andrea Ragusa e le associazioni Aprilia Libera e Città degli Alberi, tre dei tanti soggetti che hanno presentato delle osservazioni contro la proposta della Paguro. Gli attivisti puntano il dito in particolare contro il vice presidente della Provincia Domenico Vulcano e il sindaco Antonio Terra, ovvero i consiglieri provinciali e componenti della commissione Sviluppo del Territorio (di cui Vulcano è presidente) che più di altri dovrebbe vigilare sull'iter. «Rischia di passare inosservato il parere positivo della Provincia di Latina al progetto della discarica Paguro, parere di cui non conosciamo ancora il contenuto, ma che ci fa riflettere visto il precedente pronunciamento dell'ente di via Costa. Saremo vigili - spiegano le associazioni e Ragusa - affinché in questa vicenda si squarcino le nebbie della burocrazia e degli opportunismi politici. La questione, a nostro avviso, assume sempre più i connotati politici più che amministrativi in senso stretto; sul caso rifiuti i pareri dei tecnici sembrano non contare e ci chiediamo come può il presidente della commissione provinciale ambiente, Domenico Vulcano, candidato sindaco del centrodestra ad Aprilia, non aver ancora richiesto la convocazione di una seduta alla presenza delle associazioni e comitati che lottano contro la discarica. Non di meno, ci auguriamo che il sindaco Terra abbia fatto altrettanto, visto che è componente della commissione presieduta dal suo avversario alle elezioni del 2018».

I tre presentatori delle osservazioni tornano sul parere idraulico favorevole rilasciato dalla Provincia, mostrando una certa sorpresa per questo pronunciamento. «Eppure la Provincia, attraverso i suoi ingegneri Gianfranco Crippa e Paolo Rossi, aveva eccepito la mancata convocazione del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, Amministrazione che la Regione aveva convocato in prima seduta alla conferenza dei servizi. Sempre la Provincia - continuano Ragusa, Città degli Alberi e Aprilia Libera - aveva poi fatto emergere la mancata convocazione della Bonifica romana che aveva chiesto l'obbligatorio parere idraulico. I tecnici provinciali, lo scorso 28 maggio, avevano sollevato il caso davanti alla Regione. Il servizio Opere Idrauliche della Provincia di Latina aveva sottolineato anche che il parere del Consorzio di Bonifica era correlato alle valutazioni di competenza dell'ente di via Costa. E ancora la Provincia di Latina aveva fatto presente un ulteriore aspetto, cioè che avrebbe dovuto esprimersi anche l'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino centrale, l'ente deputato alla tutela di acque, fossi e altri corsi d'acqua superficiali, alla prevenzione di alluvioni, alla difesa del suolo e alla prevenzione di rischi idraulici e al risanamento idrogeologico».